L’Espresso in edicola questa settimana, intitolato FINALE DI PARTITA, dedica a Silvio Berlusconi un ampio inserto fotografico,
L’ETà DI SILVIO, correlato da articoli di Filippo Ceccarelli e Michele Serra in cui si cerca di tracciare il fenomeno Berlusconi finanche in chiave metafisica, mettendo in risalto come il cavaliere sfrutti dinamiche note in psicologia per attirare su di sé la simpatia della gente. Manco a dirlo, lo scopo dell’inserto sarebbe quello di mettere in evidenza, attraverso una serie di fotografie che immortalano momenti importanti, ma imbarazzanti, della vita pubblica e privata del Premier, quanto poco adatto sia Berlusconi a governare. Dimenticando che il potere il cavaliere lo ha costruito sfruttando la propria immagine di uomo vincente tanto che, in previsione delle elezioni del 2001, inviò a milioni di italiani un ampio testo corredato da centinaia di fotografie per esaltare se stesso, la propria figura di figlio, di padre e di imprenditore vincente in campo immobiliare, televisivo e calcistico in qualità di presidente del Milan. L’inserto de L’Espresso apre mostrando le foto di Noemi Letizia, la ragazzina di Casoria causa del divorzio tra Berlusconi e la sua seconda moglie Veronica Lario; della escort Patrizia D’Addario, che registrò la conversazione tra lei e il Premier, prima e dopo la notte d’amore trascorsa a Palazzo Grazioli; di Ruby Rubacuori, la ragazza marocchina oggetto di un nuovo scandalo a sfondo sessuale in cui sarebbe coinvolto il Premier, che Berlusconi additò alla questura di Milano, telefonando di persona, come la nipote di Mubarak perché la rilasciassero dopo averla fermata per un controllo. A seguire tutta una serie di fotografie di quando il cavaliere era giovane e suonava sulle navi da crociera insieme al fido Fedele Confalonieri; di quando era un imprenditore edile in ascesa e si faceva ritrarre nel suo studio con una pistola in bella mostra sulla scrivania; dei suoi successi televisivi da cui il termie Sua emittenza; fino ai giorni nostri in compagnia di Putin, del cantante napoletano Apicella con cui compone canzoni napoletane, dell’aggressione subita a Milano il 4 dicembre 2009 dopo un comizio, quando uno squilibrato gli scagliò sulla faccia una statuina del duomo spaccandogli la bocca, delle sue amicizie internazionali e delle donne che ha eletto Ministre nel suo ultimo governo. Come dicevamo l’intento dell’inserto è quello di screditare il Premier servendosi della forza dell’immagine, lo stesso mezzo di cui lui si è servito, e tuttora si serve, per accrescere e mantenere il proprio potere. Peccato che anche questo servizio, contrariamente alle intenzioni, rende un enorme favore al cavaliere in quanto, seppure indirettamente, fa sì che chi lo ha tra le mani e non conosce l’attualità, pur leggendo i due articoli che lo accompagnano, alla fine nutre simpatia per quest’uomo di oltre settanta anni che non si preoccupa di frequentare ragazzine e belle donne; capace di fare il giocherellone con i grandi della terra, per nulla intimorito dalla presenza della Regina d’Inghilterra!Senza volere, L’Espresso ha fatto a Berlusconi uno splendido regalo di Natale. Come tanti gliene ha fatti la sinistra in oltre quindici anni in cui è in politica!