LA VOCE DI KAYFA

ITALIA: LA SOLITA MINESTRA RISCALDATA


Al pari dei botti di fine anno, la cui eco si è dissolta in una notte o poco più, allo stesso modo, in meno di una settimana, si sono spenti gli auspici che il 2011 sia migliore del 2010.Basta infatti leggere le cronache politiche di questi primi sette giorni del nuovo anno per rendersi conto che nulla è cambiato e cambierà – imprevisto permettendo, ovvio. La telefonata dell’altra sera di Berlusconi al talk show di Signorini in cui il premier ripeteva il ritrito, ossessionate mantra che va ripetendo da quando è sceso in politica sui comunisti male del mondo industrializzato, sul complotto da loro architettato per farlo fuori e sull’imborghesimento dei loro costumi e modi di vestire che non ne sminuisce la pericolosità sia per sé che per il paese; negando una presunta tresca con una donna di sinistra - perché lui i comunisti proprio non li sopporta seppure si tratta di belle donna - è l’emblema del clima che caratterizzerà il 2011 e quello preelettorale se il governo dovesse comunque cadere, nonostante la campagna acquisti tuttora in corso per rimpinguare i numeri della maggioranza alla Camera.Tra conferme e smentite di presunti malumori tra Berlusconi, Bossi e Tremonti per un’eventuale candidatura a premier di quest’ultimo con l’avallo della Lega se il governo non portasse a termine la legislatura, è evidente che all’orizzonte il nuovo anno non riserverà nulla di nuovo; che anche in questo appena iniziato saremmo costretti a sorbirci le solite nenie demagogiche sia della maggioranza che dell’opposizione cui difficilmente seguiranno fatti concreti che bonificheranno l’aria pestilenziale che appesta politicamente da tempo il paese.E a proposito di aria fetida, come segnalava tra ieri e oggi l’edizione napoletana di Repubblica, durante l’incontro di martedì 4 gennaio a palazzo Chigi tra il governo, rappresentato dal Sottosegretario Letta e dal Ministro dell’Ambiente Prestiggiacomo, i Presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli, Caldoro e Cesario del PDL, e il Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino del Pd, in cui si doveva tratteggiare la nuova strategia da attuare per fronteggiare una volta e per sempre l’emergenza rifiuti a Napoli, mentre i rappresentanti delle istituzione locali vicini al governo si dicevano soddisfatti delle scelte prese, il sindaco si alzava per stigmatizzare che solo sulla carta tutto era stato definito, ma praticamente non è stato fatto né deciso nulla di concreto in quanto da lunedì prossimo Caserta non permetterà più che Napoli sversi le sue 700 tonnellate di rifiuti quotidiani nella  propria discarica e il comune partenopeo si troverà nuovamente nella condizione di non sapere scaricare i rifiuti dato che le discariche in uso nella provincia di Napoli sono ormai sature e non si prevede di aprirne delle nuove. Inoltre pare che la macchina del fango, quella stessa che nel 2010 ha stritolato tra i suoi ingranaggi chiunque si permettesse di criticare o contrastare Berlusconi, non abbia alcuna intenzione di deporre le armi ma si sta preparando a un nuovo attacco contro Fini accusandolo prima di aver premeditato un attentato contro se stesso per incolpare i nemici politici di esserne i mandanti, poi di aver avuto rapporti con una escort. Insomma,a dirla tutta, anche quest’anno per gli italiani c’è poco da stare allegri.