LA VOCE DI KAYFA

A BALLARO' CROZZA FA INDIGNARE SACCONI


Dopo aver ascoltato con evidente indignazione il monologo introduttivo di Maurizio Crozza ieri sera a Ballarò, il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, presente in studio, non appena ha preso la parola, ha criticato la performance del comico perché, rivolgendosi al vicesegretario del PD Enrico Letta, a suo dire avrebbe sconsideratamente ammonito il centrosinistra a incitare con più convinzione la gente affinché scenda in piazza per manifestare contro Berlusconi non tenendo conto di quanto è successo e sta succedendo in Tunisia e in Egitto dove il popolo ha inscenato delle vere e proprie rivoluzioni per sollevare dal potere Ben Ali e Moubarak. In pratica, dalle parole del ministro si arguirebbe che egli teme che anche in Italia potrebbe inscenarsi una sollevazione di massa per mandare a casa Berlusconi con conseguenze tragiche per la stabilità del paese. Le manifestazioni che lentamente si stanno organizzando in varie piazze d’Italia per chiedere le dimissioni di Berlusconi - e gli scontri di domenica scorsa ad Arcore dove un gruppo di manifestanti, dopo aver partecipato alla manifestazione indetta dal popolo viola, ha tentato di entrare nella villa del premier - testimoniano un crescendo di esasperazione e di tensione in una grossa fetta della società civile, non solo a sinistra, alimentato dall’atteggiamento del Premier stesso. Anziché collaborare con la giustizia per dimostrare la propria estraneità alle accuse mossegli dai pm di Milano, acuisce lo scontro con la Procura minacciando punizioni contro i giudici; fa proclami in televisione affermando la propria volontà di non sottrarsi alla giustizia, chiedendo però di essere giudicato da un tribunale competente come impone la costituzione che più volte egli stesso ha minacciato di voler cambiare perché limiterebbe i poteri del governo; interviene telefonicamente durante trasmissioni televisive sbraitando e offendendo, sottraendosi alle domande. Insomma la rabbia che lentamente sta montando nella società civile italiana nei confronti di Berlusconi non è frutto di una pressione della sinistra ma della coscienza individuale dei singoli stanchi di vedere un primo ministro addurre le scuse più incredibili, passando perfino per ingenuo, pur di non lasciarsi giudicare come si conviene a qualunque cittadino, come impone la Costituzione!Crozza, Albanese e altri comici che fanno satira politica hanno sempre ammesso che Berlusconi offre loro spunti notevoli per le battute. Sarebbe forse meglio se Sacconi e altri membri del centrodestra che si indignano ad ascoltare un comico punzecchiare il loro leader, anziché scagliarsi contro il guitto, invitassero il Premier a tenere un atteggiamento più consono a un capo di governo. Magari a non vantarsi pubblicamente di dormire tre ore a notte e altre tre ore fare all’amore! Come può un presidente del consiglio preoccuparsi delle sorti del paese conducendo un tenore di vita così disordinato?Se la gente sta decidendo di scendere in piazza contro Berlusconi non è certo perché a chiederglielo è un comico. Ma perché è stanca di essere governata da chi dà l’impressione di preoccuparsi più della fica anziché dei problemi reali dei cittadini.