Più uno cerca di capirci qualcosa su quanto realmente sta avvenendo nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, seriamente danneggiata dal devastante terremoto di venerdì scorso, più si disorienta per lo stillicidio di informazioni contraddittorie che arrivano dal Giappone, e dalle dichiarazione degli esperti italiani in totale disaccordo tra loro: chi dice che non c’è da preoccuparsi perché il “nocciolo” non è stato danneggiato, chi invece non esclude un’altra Chernobyl... Purtroppo per i giapponesi, e per quanti si trovano in queste ore nel paese dei samurai e del sol levante, e speriamo solo per loro, la verità sulla reale entità del danno la conosceremo solo nei prossimi mesi e anni quando le statistiche diranno se, dopo le esplosioni e gli incendi nei tre reattori con conseguenti fuoriuscite di radiazioni nell’aria, tra la popolazione e tutti coloro che in queste ore si trovano in un’aria di circa 20/30 chilometri dalla centrale di Fukushima, si registrerà un incremento di leucemie, tumori alla tiroide e alla pelle, malformazioni tra i neonati e i cuccioli di animali e tante altre atrocità derivanti dall’esposizione incontrollata e prolungata alle radiazioni. Solo allora, con questi tristi dati alla mano, sapremo se l’incidente di Fukushima è da considerarsi come gravità simile a quello di Chernobyl, maggiore o nferiore, come continuano a sostenere le autorità nipponiche.Nel frattempo quei paesi europei che hanno adottato come fonte di energia alternativa anche, e sottolineo anche, il nucleare tipo la Germania, la Svizzera e la Polonia, stanno rivedendo le proprie decisioni sospendendo il funzionamento degli impianti di vecchia generazione o bloccandone la costruzione di nuovi nell’attesa di capire esattamente cosa è successo in Giappone. Dal canto suo l’Italia continua a segnalarsi quale anomalia rispetto agli altri paesi e - dopo essere governata da un imprenditore mediatico in evidente conflitto d’interessi, per giunta imputato in più processi accusato di corruzione o, addirittura, prostituzione minorile; ad avere tra i parlamentari, di qualunque schieramento, indiziati, processati o giudicati colpevoli nei primi due dei tre gradi di giudizio per reati gravi come collusione con la mafia e la camorra, mentre negli altri paesi per molto meno parlamentari e ministri inquisiti hanno la dignità e il buon senso di dimettersi dall’incarico, o vengono indotti a farlo dal partito di appartenenza, per rispetto delle istituzioni, della nazione e dei cittadini - ecco che il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ieri ha dichiarato che l’Italia non si lascerà irretire dagli eventi giapponesi ma andrà avanti col suo programma che prevede la costruzione nel nostro paese di centrali nucleari. A riguardo il 12 giugno di quest’anno ci sarà un referendum in cui gli italiani dovranno esprimere il proprio parere sul nucleare, il legittimo impedimento e sulla privatizzazione dell’acqua. C’è da supporre che, sulla scia emotiva e la paura suscitati dal disastro giapponese, malgrado sarà una bella giornata per andare al mare anziché a votare, l’affluenza alle urne sarà alta e gli italiani riaffermeranno il loro NO al nucleare come già fecero l’8 e il 9 novembre 1987. Perché, se qualcuno se ne fosse dimenticato, gli italiani già dissero no al nucleare, sempre con un referendum, 24 anni fa circa un anno dopo il disastro di Chernobyl. Perché richiamarli alle urne quando già il loro parere fu chiaro? Un governo come quello attuale che non perde occasione di rimarcare la sovranità del popolo che lo ha eletto, non dovrebbe attenersi alla volontà già manifestata da quello stesso popolo anni addietro? Non è anticostituzionale annullare arbitrariamente l’esito di un referendum, istituendone un altro come se il precedente non ci fosse mai stato? Se qualcuno nella maggioranza sperava che, dopo tanto tempo, la gente avesse cambiato opinione e si fosse lasciata plagiare da promesse e affermazioni melense tese a rassicurarla sui rischi del nucleare, rischia d’essere gabbato dalla forza dirompente della natura che ha messo al tappeto il Giappone, svelando che nessun impianto nucleare è sicuro!In un paese l'italia ad alto rischio sismico e vulcanico qual l'Italia chi sarà tanto folle da pronunciarsi favorevole al nucleare, seppure cercasse di convincerlo del contrario un team di scienziati di fama mondiale o, molto più semplicemente, un attore o un concorrente del Grande Fratello durante uno show televisivo?