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L'amore ha il potere di fissare il passato in eterno presente.... Questa frase, annotata su un quaderno all'inizio del romanzo, è il tema conduttore della storia d'amore tra il giovane Kayfa e Miryam, donna matura e d'esperienza, che lo inizierà alle gioie e alle sofferenze dell'amore. Immersi in uno scenario da favola, facendosi scudo di una barriera di bugie e verità che metterà a rischio i loro affetti più cari, i protagonisti vivranno la loro passione senza freni con la complicità del mare e dell'intimità della casa di lei. Fondamentale la figura di Omar, pescatore egiziano con un intenso vissuto alle spalle, che attraverso la propria esperienza aiuterà Kayfa a districarsi nei meandri della mente e del cuore per avviarsi sul proprio cammino esistenziale.
Messaggi di Settembre 2020
Questo racconto è stato scritto per le celebrazioni che QuiCampiFlegrei.it sta dedicando alle Quattro Giornate di Napoli. Esso è un omaggio ai tanti scugnizzi che in quelle drammatiche giornate sacrificarono impavidamente la vita per liberare la città dal giogo nazifascista. I fatti e i personaggi narrati sono esclusivamente frutto della fantasia dell'autore: ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Il suo nome era Pasquale Cafiero, classe 1930, ma tutti lo chiamavano "lo scugnizzo". Quel nomignolo gli era stato affibbiato all'epoca della guerra, quando Napoli insorse contro i tedeschi: Pasquale faceva parte di un gruppo di scugnizzi - i ragazzini del popolo - che tra il 27 e il 30 settembre del 1943 combatterono al fianco dei partigiani contro i nazifascisti, dando vita alle Quattro Giornate di Napoli! Di lui si sapeva che era un pensionato delle poste, che era vedovo e aveva due figli - un maschio, Giuseppe, e una femmina, Assuntina -, nonché una sfilza di nipoti e qualche pronipote. Le sue abitudini erano ben radicate: si alzava tutte le mattine alle cinque; metteva sul fuoco la macchinetta del caffè; andava in bagno per farsi la barba; tornava in cucina, versava il caffè nella la tazzina e andava nel soggiorno dove accendeva la televisione; si sedeva in poltrona e restava a guardarla fino a quando non arrivava Assuntina con il giornale e il solito cornetto mignon alla crema. Dopo aver fatto colazione e sfogliato il quotidiano, verso le dieci si vestiva e scendeva per la solita passeggiata intorno al palazzo. Chiunque lo incrociasse, faceva un leggero inchino, salutandolo: <>. <> rispondeva, abbozzando un sorriso. Rientrava a casa per la mezza perché all'una doveva pranzare. Dopo mangiato, salutata Assuntina, si metteva sul letto e riposava fino alle cinque. Al risveglio, accendeva nuovamente la televisione e restava incollato davanti allo schermo fino alle sette, quando la figlia gli portava la cena. Finito di mangiare, si infilava il pigiama e se ne andava a letto, continuando a guardare la tv da sotto le lenzuola. Spesso si addormentava con il televisore acceso, costringendo i vicini durante la notte a picchiare in maniera esasperata i pugni sulla parete perché lo spegnesse. La vita di Pasquale si svolgeva in fotocopia ogni giorno dell'anno, incluse le feste quando i figli lo andavano a trovare con la famiglia. Il 27 settembre, però, le sue abitudini cambiavano. [...] PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL RACCONTO CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it |
Questa mattina sono andato agli uffici del Comune di Pozzuoli di Piazza della Repubblica per richiedere dei documenti. Quando sono entrato, mi sono rivolto a uno degli addetti alla porta chiedendogli a quale sportello mi dovevo rivolgere. Mi ha risposto: <<Oggi non è possibile, manca l'operatore: o ripassate domattina oppure, se vi servono con urgenza, dovete andare a Monterusciello>>. Poiché prima di scendere di casa, consultando il sito del Comune, avevo letto che gli uffici di Toiano il lunedì sono chiusi, ho detto: <<Quindi anche per voi valgono gli stessi giorni e orari di lavoro di Toiano!>>. <No, noi siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12 e anche il mercoledì pomeriggio dalle 14,10 alle 16,10>> ha risposto, mostrandomi l'avviso sulla porta. <<Oggi l'operatore è assente, e non so se domani rientrerà. È meglio se andate direttamente a Monterusciello>>. PER LEGGERE L'INTERO POST, CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it |
Di seguito l'articolo pubblicato su QuiCampiFlegrei.it Sabato 19 settembre, alle ore 17, a Napoli, nel Chiostro di San Domenico Maggiore, per la rassegna letteraria "In-chiostro: Editori e Scrittori incontrano la città" - organizzata in sinergia dalle case editrici "Valtrend", "inKnot" e "Homo Scrivens", con la collaborazione dell'ACE (Associazione Campana Editori), in programma dal 3 al 26 settembre - l'archeologa Anna Abbate, collaboratrice di QuiCampiFlegrei.it, presenterà i volumi di storia e culinaria "Da Apicio... a Scapece" e "Biancomangiare... Il medioevo in tavola", entrambi editi da Valtrend. Nel primo volume l'autrice affronta la cucina romana, soffermandosi sulla figura di Marco Gavio Apicio cui si deve un ricco e colorito ricettario tuttora punto di riferimento di molti chef, nonché ideatore della cucina alla scapece basata sull'utilizzo dell'aceto al fine di ammortizzare il cattivo sapore dei cibi in quanto, non esistendo a quel tempo i conservanti ed essendo il sale un lusso che pochi potevano permettersi, bastavano pochi giorni perché la carne e il pesce andassero a male. [...] PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DELL'ARTICOLO CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it |
Post n°2146 pubblicato il 15 Settembre 2020 da kayfakayfa
Da quando il lockdown imposto dal governo per arginare l'epidemia di covid era terminato e si poteva nuovamente uscire di casa, per smaltire i chili di troppo presi durante la reclusione casalinga, aveva coltivato l'abitudine di recarsi a piedi al lago d'Averno, fare un paio di giri dell'intero perimetro dello specchio d'acqua e poi ritornare a casa. Durante quelle lunghe passeggiate aveva imparato ad apprezzare non solo la frescura del luogo ma anche l'importanza storica e archeologica che lo caratterizzavano. Documentandosi su internet aveva appreso che il bacino era di origine vulcanica; che l'etimo del nome "averno" era greco e significava "senza uccelli" per indicare la mancanza di volatili nel luogo conseguente alle esalazioni venefiche che anticamente si levavano dall'acqua, uccidendo ogni creatura che avesse la sventura di sorvolarne la superficie. Questo fu il motivo per cui sia Omero nell'Odissea che Virgilio nell'Eneide vi avevano localizzato l'ingresso all'Ade. Sempre lì nel 37 a.C. il generale romano Marco Vespasiano Agrippa, richiamato a Roma da Ottaviano in lotta contro Sesto Pompeo, decise di costruire un canale tra il mare e il laghi di Lucrino e d'Averno perché vi stazionasse la flotta romana, dando origine al Porto Julius così chiamato in onore di Ottaviano. Tra le tante grotte scavate dai romani sulla collina che cingeva il bacino - la più famosa era la grotta di Cocceio, opera dell'architetto Lucio Cocceio Aucto, lunga quasi un chilometro che congiungeva il lago con Cuma - quella che lo affascinava era la pseudo grotta della Sibilla, da anni abbandonata nel degrado più assoluto: per decenni fu considerata la residenza della Sibilla cumana, fino a quando Amedeo Maiuri non scoprì l'antro dell'acropoli di Cuma, affermando dall'alto della propria autorità che quella era la vera grotta della Sibilla mentre l'altra era una delle tante cisterne costruite per rifornire d'acqua la flotta romana. [...] PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DEL RACCONTO CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it |
Di seguito il mio articolo pubblicato su QuiCampiFlegrei.it relativo alla presentazione al Rione Terra dell'opera POZZUOLI 1970-2020 curata da Maurizio Erto Agli inizi di marzo di quest'anno per celebrare i 50 anni dello sgombero del Rione Terra fu organizzata a Palazzo Migliaresi, a Pozzuoli, la presentazione dell'opera editoriale "Pozzuoli 1970-2020" composta dai volumi "La cronaca, la storia, la memoria" e "Le fotografie dello sgombero", entrambi curati da Maurizio Erto per D'Amico Editore. Purtroppo anche in questo caso il covid impose agli organizzatori di rinviarla a data da destinarsi, ripiegando su internet con la messa in rete di una breve intervista all'autore caricata su youtube e diffusa sul canale tv di Dialogos comunicazione (per vedere l'intervista cliccare su Dialogos Tv.) [...] PER LEGGERE LA VERSIONE INTEGRALE DELL'ARTICOLO CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it |
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