* Rebecca*

FIORI D'ARANCIO


Allora, eccomi di nuovo qui dopo secoli. Sono sicura che nessuno mi leggerà, ma ho bisogno di mettere giù due righe anche a costo che vadano nel nulla, perché sennò impazzisco. Per svariate vicende che non sto qui a raccontare (perché sennò questo post diventa un romanzo) ad agosto ho deciso di sposare il fidanzato con cui sto da 25 anni. È tutto pronto (cerimonia breve ed indolore in comune, aperitivo subito dopo e poi tutti a casa propria) e manca solo una settimana al grande evento. Non sono per niente agitata, non ho ansie né mi faccio film romantici sul "come sarà dopo", perché sento questo matrimonio come il rinnovare le promesse dopo 25 anni di matrimonio (e anche qui è assai arduo spiegare ai più il motivo). Diciamo che in tutta questa situazione sono - dei due - quella che tiene maggiormente i piedi per terra. L'altra metà sembra improvvisamente lobotomizzata, da persona padrona di sé stessa e della situazione è diventato una futura sposina isterica. Ma niente di grave, ci sono io a zavorrarlo a terra ogni tanto, perché altrimenti rischio che prima o poi voli via come un palloncino. In compenso - permettetemi il francesismo - io ho le ovaie frantumate, perché è da agosto che amici e parenti mi torturano con domande, critiche, suggerimenti non richiesti, giudizi, morali, sparlate varie ed eventuali e in più comincio ad avere il terrore di quella giornata per questi motivi:- Al matrimonio sarà ovviamente presente la sua famiglia, che nutre per me disprezzo ed astio (odio mi pareva esagerato, ma ci siamo molto vicini) e non ci parliamo - udite udite - da 20 anni (!). gli unici che salvo sono sua sorella e suo cognato che si fanno la loro vita...in generale forse posso dire che come mia sorella sono tra i pochi che salverei- Al matrimonio sarà presente uno stuolo di colleghi di lavoro (suoi) che non conosco...in tutto su 90 che ha invitato ne conosco sì e no 20 (tra cui un folto gruppo di comari di paese, che non me ne faranno passare una che una)- Al matrimonio sarà presente un suo amico, menagramo conclamato, che ho perfino paura a citare perché il riferimento a lui farà sicuramente crashare il blog- Al matrimonio sarà presente una rappresentanza dei miei parenti serpenti che hanno già sentenziato che eravamo "ridicoli" a rimanere solo fidanzati, che dovrei mettere mia nonna in un ospizio e farmi una vita mia, con tanti bei pargoli pieni di cacca e vomiti da colichine (sia chiaro ai posteri che NON sono incinta) e dulcis in fundo che è "assolutamente assurdo" che io e il mio fidanzato continueremo a vivere ognuno a casa propria fino che a giugno non ci consegneranno la casa nuova dove ci trasferiremo con nonna, 7 cani, 2 gatti, sorella e cognato (miei) - Al matrimonio potrebbe presentarsi mio padre, che è 16 (dico 16) anni che non vedo, e che ho sentito di rado perché ogni volta ce ne diciamo di tutti i colori- Al matrimonio saranno presenti svariate amiche che ho più volte saputo che in questi mesi hanno tagliato e cucito alle mie spalle proprio a riguardo di questo matrimonio, da loro considerato "povero" e poco fastoso (ripeto: comune + aperitivo, a 43 anni un matrimonio - per di più in tempo di crisi - non può essere lo stesso di quando una persona si sposa a 20 anni, anche se sono prime nozze e oltretutto ho subito un lutto molto molto grande pochi mesi fa)Cosa fareste al mio posto? (se c'e' ancora qualcuno che legge sarebbe gradito un parere)