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Il Dio greco dell’amore: Eros


Eros nella mitologia greca era il dio dell'amore.Nelle origini non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione: per Omero infatti rappresentava quell' attrazione irresistibile che due persone sentono uno per l'altro e che può portarli a perdere la ragione o alla distruzione.La tradizione greca (da cui è molto lontana l’immagine della moderna tradizione classicistica, che raffigura Eros come un fanciullo grazioso e indisciplinato, figlio di Afrodite) avvolge la sua nascita delle tenebre più sacre, come si confà all’evocazione prima di un dio estraneo allo stesso consesso olimpico e partecipe piuttosto della sfera delle grandi divinità primordiali, misteriose e prive di volto. Esiodo afferma nella Teogonia che Eros apparve nell’universo durante l’ora più remota della cosmogonia, subito dopo il Caos e Gea, la Terra. Il dio dell’amore esercitò per la prima volta la sua influenza, suscitatrice di desiderio, sulla coppia Cielo e Terra, che già era venuta alla luce grazie alla presenza di Eros; dalla coppia primordiale nacquero Oceano e Teti, che subirono anch’essi l’influsso di Eros e così ebbero inizio le generazioni divine, prototipo e preludio di quelle umane. Contro la tendenza a considerare Eros come uno dei grandi dei, si innalza la dottrina presentata sotto la forma di un mito da Platone nel Convito, e che egli pone in bocca a una sacerdotessa di Mantinea, Diotima. Eros sarebbe un "demone", intermediario fra gli dei e gli uomini ed è nato dall’unione di Poros ("l’Espediente") e Penia ("la Povertà"), nel giardino degli dei, dopo un grande festino al quale erano state invitate tutte le divinità. Alla sua doppia parentela Eros deve caratteri assai significativi: sempre alla ricerca del suo oggetto, come Povertà, sa sempre ideare un modo per giungere al suo scopo (come Espediente). Ma, lungi dall’essere un dio potentissimo, è una forza perpetuamente insoddisfatta e inquieta.by ciccina .it