Mantenere la calma: regola d’oro in quasi tutte le situazioni, quando la discussione è in corso meglio tacere e lasciare sfogare l’arrabbiato. Lasciate che sia la controparte a condurre la conversazione: conseguenza della prima regola, se l’altro gestisce la conversazione sarà più facile tacere durante lo sfogo.Nella maggior parte dei casi l’interlocutore disputante ha solo voglia di sfogarsi un po’ e di essere ascoltato. Tenere in considerazione il punto di vista altrui: altrimenti significa che state parlando da soli. Riconoscete le ragioni dell’interlocutore: altrimenti state di nuovo parlando da soli, oppure siete passati dalla parte dell’interlocutore arrabbiato.Hopson consiglia la seguente formula per dichiarare all’altro la vostra attenzione: «Sì, sì, capisco quello che intendi». Evitare di insultare la controparte: se gli insulti sono sulla punta della lingua, andarsene è la poltica migliore: se butta proprio male, tenere presente che l’ira è cattiva consigliera e cambiare momentaneamente aria. Ammettere i torti, se si è in errore ammetteterlo: non è facile ma se e quando accade riuscirete ad essere apprezzati dall’interlocutore, probabilmente per il resto della vita. Usare l’immaginazione: se proprio non è possibile, blandire, coccolare e scappare, è possibile provare ad usare l’immaginazione e trasformate il tiranno nemico che vi sta di fronte in un orco buono, in un personaggio delle favole, con una psicologia semplice e burbera.Sarà più facile resistere all’attacco e uscirne indenni. dal web
regole base da tenere presente in caso di litigio
Mantenere la calma: regola d’oro in quasi tutte le situazioni, quando la discussione è in corso meglio tacere e lasciare sfogare l’arrabbiato. Lasciate che sia la controparte a condurre la conversazione: conseguenza della prima regola, se l’altro gestisce la conversazione sarà più facile tacere durante lo sfogo.Nella maggior parte dei casi l’interlocutore disputante ha solo voglia di sfogarsi un po’ e di essere ascoltato. Tenere in considerazione il punto di vista altrui: altrimenti significa che state parlando da soli. Riconoscete le ragioni dell’interlocutore: altrimenti state di nuovo parlando da soli, oppure siete passati dalla parte dell’interlocutore arrabbiato.Hopson consiglia la seguente formula per dichiarare all’altro la vostra attenzione: «Sì, sì, capisco quello che intendi». Evitare di insultare la controparte: se gli insulti sono sulla punta della lingua, andarsene è la poltica migliore: se butta proprio male, tenere presente che l’ira è cattiva consigliera e cambiare momentaneamente aria. Ammettere i torti, se si è in errore ammetteterlo: non è facile ma se e quando accade riuscirete ad essere apprezzati dall’interlocutore, probabilmente per il resto della vita. Usare l’immaginazione: se proprio non è possibile, blandire, coccolare e scappare, è possibile provare ad usare l’immaginazione e trasformate il tiranno nemico che vi sta di fronte in un orco buono, in un personaggio delle favole, con una psicologia semplice e burbera.Sarà più facile resistere all’attacco e uscirne indenni. dal web