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cioccolato....


Cibo degli dei o cibo del diavolo? Il cioccolato (o theobroma, cibo degli dei, come lo chiamò Linnèo, nel '700), nonostante i suoi innumerevoli ammiratori, ha incontrato anche temibili nemici, che lo hanno considerato un alimento diabolico.Al cacao sono state rivolte le più ignobili accuse, le colpe più infamanti, quasi come se un ingrediente così gustoso dovesse necessariamente nascondere lati oscuri e provocare i più biechi disturbi: favorire brufoli, dermatosi e acne, scatenare l'herpes, l'orticaria, ingrassare a dismisura, provocare carie, alzare il livello di colesterolo, o creare dipendenza...Ebbene, negli ultimi tempi scienziati, medici e studiosi di alimentazione hanno smontato, una per una, ogni accusa arrivando a conclusioni a volte addirittura opposte, come è successo nel caso delle carie.Sono state confermate invece le qualità nutritive ed energetiche che già nel '700 qualcuno aveva ipotizzato.Nell'analisi di tutte le 850 componenti del cioccolato, particolare interesse hanno destato la teobromina, stimolante del sistema nervoso centrale e la feniletilamina. Quest'ultima sostanza è stata oggetto di recenti studi che hanno accertato una relazione tra consumo di cioccolato e diminuzione del fenomeno della depressione. E' stato provato infatti che il cioccolato aumenta la tendenza all'allegria, quindi chi lo consuma è più allegro di chi non lo consuma (rafforza la volontà, cancella la fatica e fa ritrovare benessere e buonumore). E non solo. Esisterebbe anche una connessione tra consumo e intensa attività amatoria, grazie alla presenza di questa sostanza euforizzante che avrebbe proprietà afrodisiache, proprio come si sosteneva quasi 5 secoli fa.            by cioccoweb.it