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....la notte delle stelle.....


San Lorenzo: l'astronomo, stelle cadenti già osservate in Cina nel 40 a.C  Firenze, 9 ago. (Labitalia) - Sara' difficile sottrarsi, domani notte e qualche altra notte a seguire, alla tentazione di esprimere un desiderio davanti a una stella cadente. Ma, è bene saperlo, c'è dell'altro alla base del fenomeno che da millenni si ripete nei nostri cieli. "Le cosiddette stelle cadenti -spiega a LABITALIA Francesco Palla, direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Fi)- si osservano a occhio nudo nel periodo in cui la terra passa in una zona dell'orbita caratterizzata da una grande concentrazione di detriti che appartengono alla cometa Swift Tuttle, chiamata così dal nome dei due scienziati che la scoprirono nel 1862".Ma a istituire una connessione tra la 'polvere di stelle' e la cometa fu un italiano, Giovanni Schiaparelli, famoso astronomo, per molti anni direttore dell'Osservatorio di Brera. "Schiaparelli dimostrò -ricorda Palla- che in realtà l'orbita delle meteore coincideva con quella della cometa Swift Tuttle". "Queste meteore lasciano una scia -prosegue l'astrofisico- che rimane 'catturata' nel piano dell'orbita, che i pianeti fanno attorno al Sole e il fenomeno, ovviamente, si ripete ogni anno proprio attorno al 10 agosto".Come poi, alle stelle cadenti sia stata attribuita la magica facoltà di esaudure i desideri, rimane un mistero. "E' una credenza che si perde nella notte dei tempi -aggiunge Palla- basti pensare che le prime osservazioni del fenomeno risalgono al 40 a.C. in Cina. Essendo un fenomeno ciclico, veniva osservato con attenzione dagli antichi, che rispetto a noi godevano di cieli più scuri (e dunque più adatti alla visione). E che magari interpretavano il ritorno delle stelle cadenti, come un segno premonitore".da yahoo