falsi o veri?

Disobbedienza civile.........


Ad aprile si torna a votare, per avere, almeno si spera, un governo un filino più stabile di questo. Quando il governo Prodi è caduto non ho festeggiato, ma non mi sono nemmeno sentito disperato. Come me, la maggior parte delle persone che conosco, sia di destra che di sinistra. Il clima tipico di una conversazione politica tra amici anche di fazioni opposte sembra quello del tè delle cinque con la Regina Elisabetta. Una volta ci si scaldava per decretare chi fosse il migliore, adesso al massimo ci si chiede quale sia il male minore. Gente che non si è mai schierata dichiara pubblicamente che a queste votazioni non andrà; Fiorello stesso nel suo programma Viva Radio2 invita a non andare a votare fintanto che i politici non risolverannoil problema rifiuti in Campania. Ora, io che negli ultimi anni ho fatto il mio dovere di cittadina a spizzichi e bocconi, mi guardo attorno in questa desolazione e mi chiedo: "qual è il male minore?". nessun candidato tutela me e tutte le persone che come me hanno stipendi miserrimi e alla fine del mese ci arrivano solo facendo i salti mortali; nessun candidato mi tutela dandomi la possibilità di decidere di cosa fare del mio corpo nel momento in cui io dovessi, malauguratamente, restare attaccato a delle macchine; nessun candidato tutela le persone come mio padre che hanno iniziato a lavorare a 12 anni e adesso si ritrovano con pensioni che definire misere è poco; nessun candidato tutela tutti i miei amici che hanno contratti di lavoro infami, dottorati sottopagati, posti di lavoro che si volatilizzano dal mattino alla sera; nessun candidato mi tutela dandomi una sanità funzionante e accessibile davvero a chiunque senza liste di attesa e senza favoritismi di sorta; nessun candidato mi tutela creando politiche ecologiche che proteggano l'ambiente in cui vivo; nessun candidato si indigna per i soldi che riceve e sperpera ogni giorno, per i favoritismi che lo avantaggiano rispetto a chi nemmeno sa cosa sia un favore, per tutte quelle facilitazioni che io, da povero impiegato nel settore artigiano mai potrò avere; nessun candidato mi tutela cercando di trovare fondi per la ricerca su malattie incurabili, cellule staminali e via discorrendo; nessun candidato mi tutela mia moglie in quanto donna dicendomi che la legge sull'aborto non verrà toccata, che le leggi sull'inseminazione artificiale, sulle violenze domestiche, sessuali e verbali, sulle molestie, sul mobbing, finalmente saranno leggi prese sul serio e non "quote rosa" messe lì tanto per attirare voti; nessun candidato tutela la mia azienda dalla possibilità di essere fagocitata dai mostri multinazionali che popolano il nostro pianeta. Ma soprattutto, nessun candidato mi dice: "il tuo voto me lo meriterò solo quando avrò tenuto fede a tutte le mie promesse". Ecco, sulla base di queste premesse e tenendo conto degli insegnamenti di una famiglia che nel voto ci ha sempre creduto e lo ha sempre vissuto come una grande conquista, io, chi dovrei votare? A chi dare la fiducia questa volta? Da chi farmi prendere per il naso? Davvero non lo so. Così decido di seguire l'esempio di Fiorello e non voto fino a quando non mi risolvono i problemi... forse, se lo facessimo tutti quanti magari qualche cosa di buono ne viene fuori. Perciò provo a gridarlo forte dal mio blog: SE IL PROBLEMA NON RISOLVI IL MIO VOTO TE LO SCORDI! Se la pensate come me, linkatemi e fatemi fare un po' il giro dei blog dei vostri amici, magari a furia di passarci la voce il messaggio arriva.