Ho paura dei muri
sempre così stretti, così solidi
muri che spesso non esistono.
Ho paura dell’aria
sempre troppo poca
così gelida per respirare
umida, calda
secca da star male.
Ho paura di me stesso
perchè possono rapirmi
e degli altri ho paura
perchè io sono il ladro.
Ho paura della fretta
che ruba e fugge via veloce
e di chi la fretta non porta
ma sta sempre fermo.
Ho paura di chi parte
con le mani attaccate al finestrino
e di chi ritorna sempre
a rubarti l’aria da vicino.
Della parola ho paura
perchè verità sogna mentendo
che nessuno conosce
e che troppi sanno:
Ho paura del buio
di chi ci sta in mezzo
di chi si nasconde
e di chi troppo si fa vedere.
Ho paura del sole
perchè vede e illumina
cose che in penombra dovrebbero stare.
Ho paura dell’ombra
che non mi lascia mai solo,
e quando mi lascia è notte
e solo mi sento
Ho paura dei palazzi
delle città
di quelle strane figure che chiamano uomini.
Ho paura degli occhi, che spesso non vedono
degli altri e di me stesso
dello specchio e del mio riflesso
dei burroni e dell’universo.
Ma ho soprattutto
paura del tempo
come se passato e futuro
percorressero la stessa via
una via che non è presente
ma che mi mette paura.