KILL BILL

Post N° 1015


Una notte - Costantino Kavafis  La stanza era povera e volgare nascosta sopra una taverna infima. Dalla finestra si vedeva il vicolo stretto e sporco. Da sotto venivano le voci degli operai che giocavano a carte, si divertivano anche. E là, su un lettuccio da poco prezzo ebbi il corpo dell'amore, ebbi le labbra voluttuose e rosee dell'ebbrezza - rosee di una tale ebbrezza, che anche ora che scrivo, dopo tanti anni! m'inebrio nella mia casa deserta