Post n°2724 pubblicato il
26 Novembre 2015 da
kimty
Con il titolo in su e le pagine aperte verso il fondo,
galleggiava sul mare una copia del libro chiamato Corano.
Qualcuno lo aveva portato con sè nel poco bagaglio, un riassunto dell'indispensabile. Strana gente si mette in questi viaggi con un libro.
Eccolo lasciato alle onde insieme alla vita.
I libri galleggiano, gli uomini no. Si vede che i libri non sono ciambelle di salvataggio.
Il pescatore aveva tirato a bordo nella rete due scarpe diverse, un secchio di plastica, un imbuto, il libro. Il pescatore appese il libro con la molletta a un filo, lo trattò come un indumento.
Serve a questo quando avvolge un uomo in preghiera. Anche con la musica succede.
In terraferma il pescatore andò con il libro al negozio accanto al porto, usato da Moschea. "Dev'essere vostro. L'ho pescato in mare", disse a un uomo che accolse a due mani il libro, ispessito
di salsedine. "Si, è nostro, è il Corano" e lo baciò.
(... segue)
Inviato da: cassetta2
il 11/02/2022 alle 13:22
Inviato da: gianor1
il 10/05/2021 alle 13:31
Inviato da: gianor1
il 07/05/2021 alle 13:41
Inviato da: kimty
il 27/04/2021 alle 22:39
Inviato da: gianor1
il 23/04/2021 alle 14:14