MONDO DI KINDERELLA

MERIGGI D'INVERNO


La pioggia, noiosa e sottile, cade leggera. Il vento soffia e non c'è nemmeno una foglia, che si muova. L'albero è addormentato, spoglio come uno scheletro che,quieto si riposa in attesa di risvegliarsi a primavera.I meriggi semi-bui d'inverno, immarcescibili, portatori di tristi melanconie, non passano mai. E allora sogni, ad occhi aperti sogni, di una casa colonica, di un camino e di ceppi scoppiettanti.Di alti alari che sorreggono griglie, dove stanno ad arrostire; castagne, patate dolci, fette di salame e di polenta.La grande cucina, odorosa di cannella in canna, chiodi di garofano, mela e vino, che bollono nella caraffa accanto alle braci. Di cicalecci festanti, di bambini che non s'accorgono se fuori piove, tira il vento o c'è il sole! Solo il nonno lo avverte, spofondato sulla seggiola impagliata, attizzatoio in mano, se ne sta di lato al camino.Combatte le noiose giornate lunghe e buie, scaldandosi le mani ed il cuore con una tazza fumante, di vin brulè.