MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (5)


  
                                                        Ed ora eccola qua, completamente cambiata e non capiva lo sguardo curioso della gente che incontrava. Indossava un abitino bianco a fiori rosa e sopra un golfino, i sandaletti che si era rimessi ai piedi, avevano un po' di tacchetto e la facevano sembrare più grande della sua età. I capelli, glieli aveva tagliati la cuoca, erano sciolti folti e soffici.Immersa nei suoi segreti, quasi non si accorse che era arrivata alla baracca dei suoi e la sua espressione si rabbuiò!Avrebbe voluto fare dietrofront, si rese conto che avrebbe preferito tornare a Tirana, alla solita routine, piuttosto che affrontare sua madre che la picchiava e l'aveva mandata via per pochi lek.Davanti alla casa c'erano le sue sorelline che la squadravano intimorite, non l'avevano riconosciuta e corsero dentro. Gianela entrò in quella che era cucina-salotto-camera da letto e tutto fare, la madre stava accanto alla stufa e sbuffò:"Sceme è vostra sorella."Sua madre con in braccio un fagotto, era irriconoscibile, tra le labbra raggrinzite pendeva la solita sigaretta e quando tentò di sorridere alla figlia maggiore; mostrò una bocca vuota, senza denti.I pochi capelli, come al solito in disordine, erano ormai completamente canuti. Dall'altra stanza, quella da letto, separata da una tenda, venne un borbottio:"Chi è? E' arrivata mia figlia? Vieni qui a salutarmi."Era a letto con una bottiglia in mano, gli si avvicinò, lui la squadrò e disse:"Ti sei fatta grande, è ora che trovi un'altro lavoro perchè quelli di Tirana, ci mandavano pochi spiccioli.""Ma papà, non mi avete fatta tornare a casa per aiutare la mamma col bambino?""Ma che sei scema? Lei sa badare bene a se stessa e ai suoi bastardi, e forse nemmeno tu sei mia figlia. Massì.... tu sei mia, assomigli a mia madre. Domani, viene Kalaf, ti ha vista il mese scorso a Tirana e dice che sei sprecata in quella famiglia, che ti tratta da schiava!""Ah, va bene papà, ma che lavoro mi propone questo signore, che io non conosco.""Non ricordi Kalaf? Quel mio amico che viaggia molto! Va spesso in Italia e ci ha proposto di portare anche te, per il viaggio, penserà a tutto lui e in più ci anticiperà un po' di denaro, su quello che guadagnerai. In Italia ci sono tante possibilita di lavorare. Non vedi la televisione? La troverai l'America, potrai fare fortuna e magari,  come dice lui: fare la "velina" perchè sei molto bella." Sul bel volto di Gianela, si dipinse lo stupore e cambiò espressione. Si sentì a disagio per quello che le disse il padre, come se, chissà quale mera sciagura, combesse su di lei. "Ora va ad aiutare tua madre, domattina mettiti bene, che viene Kalaf."*Gi*To be continued .......