MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (9)


                                                          
Intanto si stava facendo buio e l'uomo con gli stivali, disse:"Ora, in silenzio e per due, seguitemi, attenzione a non fare rumori. Se per disgrazia, incontrassimo qualcuno o delle guardie, dobbiamo dire che andiamo a pesca di granchietti."Infatti, s'era buttato sulle spalle dei retini a maglie robuste e ne distribuì a qualcun'altro mentre s'inoltravano in fila indiana dentro al canneto. Impaurita e tremante, ad ogni soffio del vento, a Gianela saliva il cuore in gola, faceva freddo e la luna si nascondeva. C'era una carica di elettricità che non prometteva niente di buono. Il giovane di Tirana, disse che doveva fermarsi a fare pipì, così decisero una breve pausa per tutti, anche Gianela ne approfittò, sopratutto per cambiarsi sotto perchè ormai provava un tale fastidio che le faceva quasi male agli inguini. Ad ognuno era stata data una bottiglietta con dell'acqua, non certo minerale! Gianela ne aveva più della metà, ma doveva sorseggiarla adagio per farsela bastare fino a..a... quando? Nessuno lo sapeva!Il carico umano riprese a marciare fino all'uscita del canneto, ecco il mare, ma non c'era nessuno ad aspettarli, nessun gommone in vista. Li fecero sedere tutti in silenzio, quell'attesa era snervante, peggio delle ore passate nel casotto e l'umido della sera ed il freddo, si fecero sentire. Non si domandava più;"Cosa ne sarà di me?"Gianela, non aveva più la forza di domandarsi; cosa sarebbe stato domani, lo stomaco si sostuiva alla mente, i crampi erano ormai fitte estenuanti e lei non aveva nulla da mangiare, non si potevano mangiare le canne! Ormai sconfitta dalla fame e dal freddo, Gianela non s'accorgeva delle sofferenze degli altri, c'erano tre ragazze più grandi di lei, che nemmeno la vedevano, ognuno era immerso nei propri pensieri! D'un tratto, dal mare si sentì un fischio sommesso ed un leggero sciabordìo dell'acqua, il passeur si alzò di scatto e si avvicinò a riva, mentre la luce fioca d'una torcia a mano, avanzava dal mare. "Shhhhh... è arrivato il gommone!"Il traghettatore era uno degli uomini che stava fuori del casotto e se ne andò prima che tutti uscissero. A questo punto: fu loro intimato di avvinarsi due a due alla riva. A fatica riuscirono a stiparsi dentro a quella scatola di gomma, accesero il motore e partirono!Ognuno in sacro silenzio, stipati e accovacciati come bestie, ognuno immerso nei propri timori........*Gi*To be continued.........