MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (12)


                                                               
Gianela era un pezzo di pietra senza emozioni, "Ovunque" pensava, "purchè via di qui."La sera e la notte passarono in qualche maniera, la svegliarono che era ancora buio, si vestì e partì in auto con Kladi. Il viaggio non finiva mai, l'uomo  fermò l'auto solo due volte , le fece vedere dov'erano le toillettes e l'attese fuori. Entrambe le volte, ripartirono subito e Kladi, con grande sollievo di Gianela, la faceva salire sui sedili posteriori. Per mangiare avevano in dotazione dei panini, delle bottiglia di birra e d'acqua, preparati dalle due giovani donne del casolare. Ogni tanto squillava il telefonino e Kladi, rispondeva con garbo e dava l'esatta ubicazione di dove si trovassero in quei momenti. All'ultima chiamata, era già sera, rispose:"Sto arrivando, cinque minuti."Finalmente!!! L'auto si fermò e Kladi le fece cenno che erano arrivati, scesero e lui suonò ad un citofono di un grande palazzo, disse chi era e si aperse il portone, entrarono.Salirono al primo piano, si aprì la porta di sinistra del pianerottolo e si affacciò una donna bionda, indossava una vestaglia molto sgargiante dai colori vivaci e pantofole dai tacchi alti. Era di statura media e rotondetta, i biondi capelli erano raccolti in uno chignon, aveva una fossetta in mezzo al mento e mentre dava un bacio a Kladi; le fece un sorriso."Dai vieni dentro,  io sono Alma."Entrarono in un lungo corridoio, c'erano tre porte a sinistra ed una di fronte, Alma la prese per un braccio e le spiegò:"Questa è la cucina, questo è il bagno, questa è la tua camera e quella di fronte è la mia e di Kladi. Ora se vuoi, rinfrescati e poi vieni in cucina, avrai fame ed ho preparato qualcosa da mangiare."Con un filo di voce, Gianela chiese ad Alma:"Signora, io dormirò qui, da sola?""Certo! Questa; d'ora in poi sarà la tua camera. Non ti piace?""Ooohhhhh.. siiiii...siiiiii.... mi piace, grazie. Signora, ha una sveglia per domani mattina? A che ora devo alzarmi?""Non ti preoccupare, dormi tranquilla che ti sveglierò io!"Finalmente un pasto! Cenarono, poi Gianela andò nella sua cameretta, Alma e Kladi andarono nella camera matrimoniale che era di fronte al corridoio. La stanchezza e la spossatezza, vinsero presto Gianela, che sprofondò in un sonno profondo, ma molto agitato. Mare nero, mare oscuro e minaccioso, le palpebre di Gianela si muovevano con un ritmo convulso, era nel mezzo di un incubo che la riportava sul gommone. La bocca sdentata del mare era spalancata e  le sussurrava suadente:"Vieni...vieni..ti voglio, buttati che ti prendo tra le mie braccia..vieni..vieni..lasciati scivolare, non temermi io ti proteggerò e ti terrò sempre con me".D'un tratto, non era più il mostro-mare a chiamarla, ma il signorino Kokò, che in bermuda correva sulla spiaggia dove lei aveva toccato la sabbia, per la sua prima volta, solo due giorni prima. Le correva incontro a braccia tese:"Gianelaaaaaaa...".Lei immerse i piedi nella limpida acqua che le inviava la sua immagine. Si soffermò a rimirarsi e quella che vide, era un' altra se stessa: più grande e più bella, aveva lunghi capelli  pieni di luce, che volavano nella brezza marina. Si adagiò sulla sabbia languidamente, in attesa di ritrovarsi tra le braccia di Kokò!"Shhhhhh....Gianela..Gianela svegliati, sono le 10".La signora bionda era sulla porta aperta e la chiamava. Ancora intontita dal lungo agitato sonno, Gianela faticò a realizzare dove si trovava e si alzò di scatto e a disagio;"Scusi... non mi sono svegliata.""Dai, vieni in cucina a prendere il caffelatte. Poi, quando avrai fatto toilettes, vestiti che usciamo a fare compere, hai bisogno di un po' di roba da mettere. Non fare rumore che Kladi dorme ancora".In bagno fece vedere a Gianela dov'erano gli asciugamani, il phon ed il pettine. Dopo un buon bagno, profumato e ristoratore, lo specchio le rimandò l'immagine di una bella ragazza, i capelli vaporosi le incorniciavano quel bellissimo visetto, anzi; viso, perchè stava si rese conto che stava cambiando un po' i lineamenti. Si osservò bene e rimase turbata dall'espressione dei suoi occhioni verdi! Non ci capiva niente! Pensava di dover fare le pulizie della casa... invece la casa era linda e lei si stava rilassando! Mah.... Dopo un'abbondante colazione ristoratrice, uscirono per strada, Gianela si sentiva stranamente rilassata per la prima volta, dopo quel lungo estenuante girovagare!Andarono nel centro di Bologna, a Gianela sembrava tutto magico e sfolgorante, non aveva mai visto tante belle vetrine. Entrarono in un grande magazzino, era immenso e c'erano anche scale mobili che lei non aveva mai visto e con un po' di timore vi salì sopra....opsss...sentì mancarle la terra sotto i piedi la sensazione che provava era di levitazione! Però Gianela apprendeva con facilità, scesero al secondo piano, un tabellone diceva;"abbigliamento donna". Si diressero verso uno stand, dove stavano in bella mostra: abiti, pantaloni, magliette...tanta bella roba. Alma scelse tre-quattro capi poi diresse Gianela in un camerino nascosto da una tenda, le porse l'abbigliamento e la invitò a metterne uno. Lei lo indossò, era un miniabito color violetto e quando aprì la tenda, Alma spalancò gli occhi e l'abbracciò;"Sei bellissima, questo ti sta bene e lo prendiamo, ora prova i pantaloni e questa maglietta."Tutte le cose che Gianela indossava, le stavano benissimo facendo risaltare il corpo in piena sbocciatura, sembrava più grande della sua giovane età. Tra poco avrebbe compiuto 13 anni! Alma, che pretese il tu da lei, era molto soddisfatta di quello che vedeva, andò alla cassa e pagò."Ora dobbiamo scendere a prendere delle scarpe adatte, la prese per mano e la condusse al piano calzature. Anche qui Gianela fu presa dall'entusiasmo a vedere tante belle calzature, di tutti i tipi e colori. Acquistarono due paia di scarpe con un po' di tacco ed un paio di sandali e della biancheria intima, mentre Alma pensava:"Questa ragazza è molto bella e docile, spero mi dia grandi soddisfazioni."*Gi*To be continued........