MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (13)


                                                                    
Tornate a casa, trovarono Kladi in cucina che le guardò stranito....Mangiarono una bistecca ai ferri ed un'insalata mista. Poi Kladi uscì dicendo che sarebbe tornato verso le 19,00. "Per stasera, ho intenzione di fare un buon minestrone con le salsicce, ti piace"? Chiese Alma a Gianela."Oh sì mi piace, io mangio tutto."Il telefono di quella casa, suonava di continuo e Alma si appartava in camera a parlare. Nel pomeriggio, arrivò qualcuno ed Alma disse a Gianela di andare pure nella sua camera a fare un riposino perchè lei aveva da fare per un po' e l'avrebbe chiamata lei. La giornata passò bene per Gianela, aveva sfogliato tre riviste di Alma,  cercando di non ascoltare i rumori che le arrivavano dalla camera adiacente. Piano, piano, si appisolò e fece un lungo sonno tranquillo. Si svegliò serena, anche se....non capiva il suo còmpito in casa! La sera a tavola, mentre mangiavano il minestrone con il riso, Alma spiegò a Gianela come tenere bene le posate, il tovagliolo ed il bicchiere e le disse che avrebbe dovuto imparare al piu presto, a parlare l'Italiano."Anzi; cominciamo subito, d'ora in poi ti parlerò solo in Italiano, ti insegnerò un po' di parole base."Gianela fece cenno con la testa di si!Dopo cena, Kladi diede un bacio ad Alma ed ignorando Gianela, uscì!Sbrigate le faccende della tavola e lavato le stoviglie, si sedettero sul divano della cucina a guardare la televisione. "Sai, domani viene un mio amico e vuole conoscerti, cerca di essere gentile con lui, è una brava persona e molto gentile."Una strana irrequietezza, pervase la mente di Gianela."Perchè, questo signore vorrà conoscermi? E cosa dovrò fare per lui?"Mentre una strana sensazione le strisciava sulla pelle, come un serpentello, cercava di non pensare a cose brutte, come ii racconti che aveva sentito; nella cucina di Tirana e sul gommone. A proposito della cucina di Tirana; come una saetta, la sfiorò un ricordo! Quella donna di Tirana, la sorella di Kalaf, quella che le disse delle sue "cose" e che per un momento le sembrava di averla già vista! Ma certo! Era la donna, che per un periodo era stata la lavandaia a casa dei Signori e che la cuoca; fece licenziare. Stava dipanando una matassa....., non si era spiegata come e dove Kalaf l'avesse vista in giro per Tirana, dato che lei era uscita poche volte.Povera, piccola testolina, quanta confusione e..."Mi stai ascoldando?""Siiii...siiiiii....""Allora ripeti con me: ciao, io mi chiamo Angela.""Me ci-amo Anghela.""No! Ripeti con me;Ckemi = Ciao,Un = Io,Quhem = mi chiamo,Anxlela=Angela. E' importante che tu sia gentile con quel signore o Kladi si arrabbierà anche con me."Uno sbadiglio e Alma le disse di andare a dormire. Gianela, si addormentò come un ghiretto e fece un bel sogno.Si trovava su un prato fiorito, era sdraiata in mezzo al verde e in una mano, aveva un mazzolino di violette che estasiata, annuvasa il loro inebriante profumo. Si alzò una leggera brezza che s'insinuava tra le foglie degli alberi, producendo una melodiosa sinfonia. Lei, sembrava in attesa do qualcosa o qualcuno, ma, ignorava: cosa o chi fosse. Ma, ecco che all'improvviso, il cielo cominciò ad oscurarsi di minacciose nuvole nere e si sentì sgomenta, per quel repentino cambiamento nell'atmosfera. Tentò di alzarsi, ma una violenta folata le strappò di mano le violette, disperdendole nell'aria. Immobile e calamitata a terra, osservava con indifferenza, il volteggiare delle violette, senza tentare di riprenderle!Erano le 9.00, quando si svegliò, si stirò e rimase ancora un po' a letto. Non pensava a niente, era come se; non avesse passato ne' memoria, si alzò, si vestì e andò in cucina, dopo un po' arrivò anche Alma che rimase sorpresa nel vedere tre tazze sul tavolo, il bricco del latte sul fuoco e la moka che borbottava."Tesorooooo.. che bella sorpresa, sei stata bravissima."Poi, notando le tre tazze, disse:"Siamo noi due sole, Kladi è partito."Le si avvicinò e le diede un bacio su una guancia, questo gesto inondò di gioia Gianela, che le gettò le braccia al collo e ricambiò il bacio. Seguì un attimo di imbarazzo, poi con fare complice, scoppiarono a ridere.Dopo colazione, ognuna fece toilettes, si vestì ed uscirono per fare la spesa.*Gi*To be continued......