MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (16)


                                                                               
I giorni si susseguirono sempre uguali....parole, tra luce, buio, penombre, rumori e attese di giorni migliori! Speranze e sogni neutri! Giorni lunghi fino alla notte... sogni sempre più lontani.....Chi lo sa... Settimane dopo settimane, chiuse in casa a "lavorare", ogni lunedì arrivava Paulo e si ripeteva lo stesso rituale; sniffate, spinelli, alcool e.... tutto il resto! Sembrava un animale rognoso e solo con Alma, era quasi umano. Passarono così, più di cinque mesi, ma alcuni "clienti", o, non tornarono più, o preferivano solo Alma, che un giorno, contrariata: le parlò bruscamente!"Paulo è il capo, ha comprato anche me da Kalaf. Io mi sono affezionata a te, ma devo ubbidire a lui se voglio continuare a restare in questa casa."Sembrava sinceramente dispiaciuta, ma continuò:"Ci sono clienti che si sono lamentati, avrai notato che parecchi di loro; non ti vogliono più, dicono che sei inanimata come un pezzo di legno. Se non cambi, non so più come fare con Paulo, vuole venderti."A Gianela si raggelò il sangue." Non mi vuoi più? Cosa devo fare?""Purtroppo, non dipende da me e Paulo arriva tra un paio di giorni, con un suo amico e decideranno il da farsi. Forse, ti porteranno a Milano. Mi dispiace...... io non ci posso fare proprio niente!"E scoppiò a piangere, abbracciò quella ragazza a cui si era affezionata. Finalmente, anche Gianela, lasciò libere le sue lacrime."Perchè... perchè... tienimi con te. Ti prometto che farò come vuoi tu, ma non mandarmi via."Con gli occhi pieni di lacrime e con un filo di voce, Alma disse:"Ha già deciso! Se non farai guadagnare loro più soldi: continueranno a venderti e non si sa come finirai. Sforzati ti prego, fai quello che vogliono, ho paura per te. Io sono stata fortunata, non sò come ne' perchè; Paulo, in qualche strano modo si fida di me e si è affezionato. Da parte mia, non lo contraddico mai e faccio tutto quello che vuole."Dopodichè non ne parlarono più, entrambe, sembravano svuotate di ogni energia. Solo quando arrivò un cliente, Alma si rianimò e..... indossò la sua maschera, la solita maschera da pagliaccio. Ora, Gianela capì che anche Alma era merce a disposizione di tutti.Arrivò Paulo con un tipo dall'aspetto trasandato e sporco, squadrò Gianela, guardò Paulo e fece cenno di sì con la testa. Si sedettero in cucina e mandarono Gianela nella "sua" cameretta, finchè Alma la chiamò per cena. Sul tavolo c'era il solito cartoccetto di polvere bianca, i due uomini bevevano vino, birra, sniffavano, fumavano e blateravano cose sconce! Anche l'ultimo arrivato era  Albanese e si chiamava Fernando. Ad un certo punto, Paulo si alzò, prese per un braccio Alma e si diressero nella loro camera."Andate a letto anche voi due.. ahaha... "E l'altro di rimando, disse a Gianela:"Sù dài, andiamo in camera tua."La povera Gianela, non sapeva ancora cosa fosse la vera ripugnanza! Quell'uomo, era impregnato di un odore nauseabondo, puzzava da far venire il vomito. Cominciò a fare respiri brevi, trattenendo più che poteva il fiato raggelata dal terrore di passare la notte con un simile animale. Fernando aveva bevuto parecchio vino e birra e come toccò il letto, si addormentò russando a bocca aperta emanando un tanfo di fogna. Per fortuna, s'era coricato per primo e s'era messo dalla parte del muro, cosichè lei potè mettersi sul bordo del lettino senza toccarlo. Immobile per timore di svegliarlo, Gianela attese... e attese, finchè Alma bussò alla porta ed entrò." Sono le 9.00, sveglia."E, rivolgendosi a Gianela;"Hai preso tutte le tue cose? E' tutto pronto? Andrai a Milano dove sarai con altre ragazze, mi raccomando: fà come fanno loro, ti pregoooo...""Posso prendere tutto, tutto?""Ma certo sciocchina! E' tutto tuo!"Alma si girò di scatto per uscire, tirò sù col naso, mentre si portava la manica della vestaglia agli occhi.Circa un'ora dopo, Gianela era in auto con Fernando, il quale sembrava non ricordare cosa fosse successo la notte prima.*Gi*To be continued....