MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (19)


                                                                
La lunga strada provinciale era semibuia, c'era un lampione ogni tanto, ma c'erano i fari delle auto e dei fuochi accesi dei gruppetti di ragazze distanziati l'uno dall'altro. Tutto ciò, a Gianela sembrava un paesaggio surreale, con personaggi surreali vicino a dei falò in pieno agosto che si boccheggiava dall'afa! Non aveva alcuna emozione Gianela, non si chiedeva nemmeno perchè fosse li, era come in trance, come vivesse un'esperienza extracorporea, lei non c'era! Non era lì..... ma una pacca sulla schiena nuda, la riportò vigile  accanto a madama:"Uè.... sorridi o li farai scappare."Karina le fece il cenno di raddrizzarsi sulla schiena, come ad esporre maggiormente il seno seminudo ed umido. Dall'asfalto bollente si sprigionava un calore umido e puzzolente, ed i fari delle auto che sfrecciavano: davano l'illusione ottica che la strada ondulasse come un serpente. Intanto, un paio di ragazze, erano andate e tornate.Un'auto si fermò davanti a lei e si ripetè il rituale:"Quanto vuoi....... ecc....ecc.... Dài sù monta."L'auto si avviò sulla provonciale e quando Gianela disse di girare a destra per il viottolo, lui le rispose:"Ma no, andiamo in un'altro posticino che conosco io.""No, no, tu gira qui."Una volta fermata l'auto, senza tanti preamboli, l'uomo si aprì i pantaloni e fece per avventarsi sulla ragazza ma come un guizzo, le antennine di Gianela si risvegliarono e riascoltarono le parole di Karina:""Sta sempre attenta perchè ci fanno tranelli e ci spiano.""Per favore, tu da subito soldi.""Eh dài, te li do dopo e fammi lo sconto.""No sconto! Prima soldi!""Dài fa la brava vedrai che diventeremo amici e verrò sempre con te."Una sicurezza che non riconobbe, le fece dire:"No sconto, soldi subito."Con modi sgraziati, lui estrasse da una tasca le banconote:" E vabbeh, toh prendi. Sei nuova? Non ti ho mai vista prima.""Sì, arrivata oggi."L'uomo abbassò il sedile di Gianela e cominciò a darsi da fare e mentre era intento a soddisfarsi, a Gianela non sfuggì l'uomo sull'auto a fari spenti poco discosto da loro. Era arrivato subito dopo di loro ed un raggio di luna, filtrato dagli alberi lo illuminò in volto ed a lei sembrò fosse Fernando. Appena finito, si ripulirono alla bell'è meglio, poi tornati indietro, l'uomo fermò l'auto proprio davanti a madama, e Gianela che non era stupida, notò il gesto con la testa intercorso tra: il "cliente" e madama."Com'è andata? Ti ha dato i soldi?""Si, si, me li ha dati subito.""Dammeli, bene, devi fare sempre così! Hai visto Karina?"" No."Karina che era partita prima di lei, non era ancora tornata e la madama era in fibrillazione, fece un cenno all'auto parcheggiata poco più in là e subito arrivò Vlade."Và a vedere nel boschetto e tutto attorno, è strano: Karina è via da quasi un'ora, sbrigati e avvisa Ibra e Fernando." Una decina di minuti dopo, riecco Vlade che sgommando inchiodò l'auto davanti a madama:"Non c'è da nessuna parte! Vado subito ad avvisare Ibra.""Ma che c............. è successo? Hei voi tre che eravate lì vicino, non avete visto con che macchina è andata via?"Rita e Oxana, risposero che erano già andate via e non l'hanno vista, Gianela-Angela, disse che nò, non aveva visto niente."Eppure, proprio tu le eri vicina, possibile che non hai visto su auto è salita?"Sì, Gianela-Angela era vicino a Karina, quando l'auto le si fermò davanti e dall'interno si aprì la portiera di destra e mentre Karina la richiudeva dietro di sè, si voltò e le fece un mezzo sorriso. Ma lei, Gianela, non lo disse e non l'avrebbe mai detto. *Gi*To be continued...