MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (20)


Gianni, faceva il meccanico in una grande officina di Lodi, era il figlioccio del padrone, Mario, che si fidava di lui e lo amava come un figlio, che alla morte dei genitori di Gianni, lo prese a vivere con sè e sua moglie. Sapeva della storia con quella "ragazza", non ne era molto contento perchè temeva che suo figlio, come lo chiamava, rischiasse tutto per lei, ma non lo osteggiava e rispettava le sue scelte, perchè Gianni era un bravo ragazzo con la testa sulle spalle e responsabile. Quello che impensieriva Mario, era la vocazione di Gianni a voler "salvare" quella ragazza e non capiva se ci fosse più volontà a "recuperarla" o più amore. Gianni gliene parlava con entusiasmo ed essendo devoto alla Madonna, aveva fatto un voto: se andava tutto bene, sarebbero andati entrambi, Gianna e Karina, in Jugoslavia alla Madonna di Madjugorje in pellegrinaggio.Intanto Karina, sembrava "normale", andava avanti e indietro su quel marciapiede dove si affondavano i tacchi delle calzature per il calore.Finalmente, dopo anni di violenze e soprusi d'ogni genere, si stava realizzando il suo sogno di libertà e d'amore.Tre anni! L'ha preparato per tre anni quel momento e nulla doveva andare storto, aveva il suo solito sorriso sulle labbra e per non tradirsi; era più sfacciata e "puttana" che mai! Loro, i magnaccia e la madama, erano ormai sicuri di lei e convinti che non se ne sarebbe mai più andata via. Amava Gianni e lui la faceva sentire amata e rispettata, le diceva tante parole dolci e rassicuranti da farla sentire "amata" e protetta.Aveva dovuto subire per anni, sevizie atroci, soprusi d'ogni genere, non hanno fatto nascere i suoi tre bambini, l'hanno fatta abortire anche se, lei li avrebbe voluti tenere ed amati.  Mentre glieli strappavano dalla carne viva, facendola passare per l'inferno; li malediceva e li condannava elle pene eterne dell'inferno per il quale era passata lei in tutti quegli anni.Ed ora, era quasi bendisposta nei confronti di quella ragazzina gai grandi occhioni ancora innocenti."Dio mio, lo sò, non ti ho più pregato e non ti ho più creduto, ma ora, in questo momento: aiutami! Ho bisogno del tuo aiuto!" Ogni volta che Gianni andava da lei, le dava i soldi, anche se Karina non era più strettamente controllata, ma non dovevano fare insospettire i magnaccia che controllavano sempre e nessuna poteva sgarrare.. Era riuscita a fingere bene quasi tre anni e non voleva rovinare tutto! Se se ne stavano a sognare come realizzare la loro fuga e il loro avvenire che si stava reallizzando. In un momento di distrazione della madama, Karina sussurrò a Gianela-Angela:"Finchè starai qui, fà tutto quello che ti chiedono senza ribellarti o ti faranno a pezzi come hanno fatto con me i primi anni. Fà finta di acconsentire, ma non permettere loro di tarparti le ali, conservale bene per quando riuscirai, se vorrai, a spiccare il "tuo" volo! Ciao." Così dicendo, avanzò di qualche passo, ondulandosi come sempre, finchè le si fermò accanto un'auto e dall'interno si aprì la portiera di destra. Mentre Karina se la richiudeva alle spalle diede uno sguardo alla ragazzina e le accennò un sorriso. Rimase immobile sul sedile di quell'auto finchè non girò nel viottolo e sparì alla vista di tutti. Gettando la maschera scoppiò in un pianto liberatorio. Per lei stava calando il sipario della sua tragedia e stava salpando per una nuova vita.*Gi*To be continued......