MONDO DI KINDERELLA

MARE DISPERATO (36° EPISODIO)


  Non attese l'ascensore, infilò le scale saltando i gradini due a due e quando entrò nel reparto, aveva il cuore in gola che le impediva di proferire parola. Anche il signor Mario salì per scale e suonò alla porta della grande vetrata, venne un'infermiera con mascherina e guanti.Con un filo di voce che era una supplica, il signor Mario disse;"Siamo i parenti di Gianni Seregni." "Ah, il ragazzo dell'incidente in moto?""Sì! Vogliamo vederlo, come sta?""Dovete attendere qui, per ora non può entrare nessuno, tra un po' verrà un medico."Due carabinieri si avvicinarono."Lei è il padre del giovane Seregni?""Lo zio, faccio le veci del padre che non c'è più. Siete voi che mi avete chiamato?""Sì! C'è stato un brutto incidente sulla tangenziale, un furgone l'ha investito ed è scappato. Stiamo aspettando anche noi di sapere come sta."Dalla porta a vetri uscì un medico e chiese:"Siete voi i parenti del signor Seregni?""Siiiiiiii... Ci dica come sta!"Risposero all'unisono Milena e Mario.Allargando le braccia a mò di sconfitta, il medico continuò;"Purtroppo, ha subìto un terribile trauma facciale, lo schiacciamento toracico e fratture multiple.""Voglio vederlo..... voglio vederlo prego..."Con calma sovrumana, Milena implorava a mani giunte come una nenia; voglio vederlo."Solo una persona può entrare, lei chi è? La moglie?""Lo sarà tra poco, vi prego: fate entrare lei."Mario, lo fece per amore di Gianni; lui avrebbe voluto così!Anche i carabinieri, volevano entrare per interrogarlo, ma il dottore, disse loro che era impossibile; era sopravvenuta la morte cerebrale.Un'infermiera, condusse Milena all'interno della vetrata, le fece indossare un camice, una mascherina ed un paio di guanti e soprascarpe verdi. La fece entrare in una stanza piena di macchinari, sul letto una persona che Milena non riconobbe."No è lui, non è il mio Gianni, c'è uno sbaglio.""No signora è proprio lui!"Quel povero viso tumefatto e devastato, non aveva un minimo dei lineamenti del suo Gianni, che gli somigliasse."No, non è lui."L'infermiera, la prese per le spalle e con pazienza ripetè:"Purtroppo, i traumi violenti, fanno deformare i lineamenti. Irriconoscibile ma è lui."Il cuore le si frantumò quando la mente volle ammettere che era il suo Gianni! Riuscì a riconoscerlo attraverso attraverso un dolore irripetibile!"Gianni.....Gianni... Gianni... mi senti?"Gli accostò l'orecchio al petto coperto da un lenzuolo zuppo di sangue, non era un respiro quello che sentiva, ma un leggero rantolo che si affievoliva. Si spense così, anche la sua seconda vita.Appoggiò la testa sul cuscino accanto al viso di lui e con dolcezza gli sussurrava:"Solo Dio sà quanto ti amo e sarà per sempre. Te lo prometto amore mio. Sarò forte ed il pianto lascerà il posto ad un ricordo indelebile; sarò per sempre tua moglie." *Gi*To be continued......