Creato da kinderella.lilla il 05/02/2009

MONDO DI KINDERELLA

DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO

 

 

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MARE DISPERATO (7)

Post n°1784 pubblicato il 10 Marzo 2014 da kinderella.lilla

Gianela guardava fuori dal finestrino di quel macchinone scassato e non faceva caso ai due uomini seduti davanti.

Era triste ed inquieta, angosciata da mille quesiti, sopratutto si chiedeva:

"Ma io chi sono? Di chi sono figlia? Possibile che le due persone, che chiamo genitori, siano veramente; mia madre e mio padre?  Non mi vogliono bene, altrimenti non mi avrebbero fatto questo: venduta per una manciata di lek!"

Una fitta al cuore, e Gianela provò pietà per se stessa, per sua madre e suo padre, per le sue sorelline che crescevano come animaletti selvaggi e nessuna di loro assomigliava a lei.

Pensò:

"Vi voglio bene. Dio, proteggi tutti loro e me!"

La testa pulsava e tutto il suo essere: tremava! Non voleva piangere, un po' per paura di quei due ed un po' per orgoglio. Le sentiva, a casa dei signori, le storie che raccontavano Salina la cameriera, e la cuoca, parlavano di ragazze che partivano da Durazzo sui gommoni e non si sapeva più niente di loro ne' che sorte avessero avuto, come una nipote della cuoca. Ogni tanto l'uomo giovane, si girava a darle un'occhiata, poi confabulava con l'altro. Ma lei sembrava non sentirli e fingeva di osservare il panorama, che il giorno prima aveva fatto a ritroso in corriera. Ad un certo punto, spossata, si appisolò. Sognò la sedia e la vecchia scrivania, che la signora anzichè buttarla via, la fece portare nella sua cameretta. A lei piaceva e ne era felice, avrebbe potuto metterci su quei pochi libri, quaderni, fumetti e riviste, che la signorina Bona buttava via. Quando sarebbe andato da lei il signorino Kokò, gliel'avrebbe fatta vedere; tutta fiera. Una brusca frenata la fece svegliare di soprassalto, il giovane stava parlando con un telefonino ed è riuscita a sentire qualcosa;

"Stiamo arrivando, tuo fratello dice di preparare qualcosa da mangiare, per tre."

Erano alla periferia di Tirana e stavano parcheggiando davanti ad un caseggiato, che sembrava un alveare! Gianela stava sudando, si sentiva molto agitata, strana e..., si sentiva anche bagnata. Le fecero cenno di scendere, lei prese la sua borsa ma il più vecchio le disse:

"Lasciala pure li, tra non molto ripartiamo".

Ma in lei qualcosa non andava, si sentiva un po' intontita, aveva dei dolori al basso ventre e faceva fatica a camminare. I due uomini camminavano davanti a lei, entrarono nell'androne del caseggiato e si fermarono davanti ad un ascensore, entrarono e dopo un po' l'ascensore, con un sobbalzo si fermò. Scesero e ad attenderli in fondo ad un lungo e buio corridoio, c'era una donna di mezz'età, a Gianela sembrò di conoscerla, la donna le disse:

"Ciao come stai"?

Mentre entrarono in casa, la donna parlottò coi due uomini i quali le risposero: di pensarci lei! La donna disse a Gianela:

"Hai le tue cose?"

"Cosa:cose?"

Gianela non capiva ed allora la donna le fece guardare dietro l'abito. Scoppiarono tutti a ridere nel vedere la sua

espressione spaventata, la

donna le disse di seguirla e la portò in bagno, spiegandole cosa era successo:

"Sei diventata donna, hai le tue "cose", è la prima volta che ti vengono?" 

"Sìì...."

"Non hai niente con te per questa evenienza?"

"No......."

A questo punto la donna, tirò fuori da uno scatolone un pacco da cui estrasse un pannolino, glielo porse dicendo di levarsi l'abito che le avrebbe lavato la macchia ed asciugato con il phon, dimodochè per quando sarebbero ripartiti era pronto. Le diede una specie di vestaglia e la condusse in cucina, dove, ne frattempo era arrivato un terzo uomo, suo marito. Si sedette a tavola anche lei, c'era un piatto con dentro del minestrone e cominciò a mangiare tra un chiasso d'inferno! Parlavano tutti insieme, nominavano persone che li avrebbero portati in Italia con un gommone. Avrebbero dovuto rimettersi in viaggio subito dopo mangiato, perchè volevano arrivare per l'imbrunire.

Gianela e la donna tornarono in bagno, l'abito non era completamente asciutto ma se lo rimise ugualmente e la donna estrasse dal pacco un po'di pannolini che mise in un sacchetto di plastica e glieli porse:

"Tieni, una-due volte al giorno ti devi cambiare."

Gianela sentì un'ondata di riconoscenza per quella donna che sembrava gentile con lei ed aveva fatto le veci di sua madre! Si salutarono ed uscirono, salirono in macchina e partirono per Durazzo.

*Gi*

To be continued.....STEL

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Commenti al Post:
cara.calla
cara.calla il 10/03/14 alle 22:55 via WEB
belle le stelline come hai fatto a metterle? struchinnnnnnnnnnnnnnnnn
 
licsi35pe
licsi35pe il 11/03/14 alle 10:40 via WEB
Scusami tanto, Gilda, se non ho letto il tuo racconto...nč posso capirlo senza le precedenti puntate. Ti lascio il mio saluto, per una giornata di sole tranquilla, per un quotidiano sereno. Ciaooo..licia..*__*
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/03/14 alle 16:31 via WEB
GRAZIE DI TUTTO:-)))
 
caiodentato
caiodentato il 11/03/14 alle 16:33 via WEB
Un saluto alla piu' simpatica di Libero ^_^ smackkkkkkkkk
 
maraciccia
maraciccia il 11/03/14 alle 18:23 via WEB
Ciao Kin,...buon pomeriggio..^__^
 
informatore66
informatore66 il 11/03/14 alle 21:11 via WEB
una storia molto intensa.. buona serata
 
frankcontinel
frankcontinel il 12/03/14 alle 10:55 via WEB
buon giorno gilda passo ora che la mia connessione me lo dovrebbe consentire , non posso che confermare l'ottima impressione che ho avuto fino ad ora molto pių realistico e drammatico rispetto a maddy che č pių se vogliamo sentimentale e idealistico , ma come abilitā nella trama e nel'intreccio sono quasi uguali questo č pių diretto , grazie del'passaggio da me
 
gitana100
gitana100 il 12/03/14 alle 13:48 via WEB
buon pomeriggio e un saluto al vole.....Lilla
 
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Io ti verrò a cercare.

Lo sai che lo farò!

Ma la domanda è:

"Tu faresti lo stesso

con me?"

E' questo che devi capire.

Perchè un giorno la

smetterò di inseguirti.

Alda Merini

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   ^_^   SMILE ^_^

Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
illumini il tuo viso di tristezza
e nascondi ogni traccia di contentezza
ma anche se una lacrima sta per scendere
è quello il momento in cui devi
continuare a provare
sorridi, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
è il momento in cui devi continuare
a sorridere, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi.....

C. Chaplin

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 gino

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