Creato da kinderella.lilla il 05/02/2009

MONDO DI KINDERELLA

DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO

 

 

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MARE DISPERATO (15)

Post n°1792 pubblicato il 20 Marzo 2014 da kinderella.lilla

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Dormiva un sonno tranquillo, quando d'un tratto le antennine le fecero percepire una presenza accanto a lei. Non avrebbe voluto aprire gli occhi, ma continuare a dormire. Le coperte si sollevarono di scatto e qualcuno la stava scuotendo. Aprì gli occhi e accanto a lei, c'era un uomo nudo che bruscamente le intimò:

"Dài, vieni di là!"

Come in trance, lei si alzò e lo seguì nel letto di Alma, che se ne stava nuda alla fioca luce dell'abat-jour rossa, senza foulard. Quasi non riconobbe la voce suadente che la invitava a sdraiarsi accanto a lei.

Non solo la voce di Alma, era strana, ma tutto in lei era diverso. Con la mano protesa, la invitava:

"Vieni piccola, giuochiamo un po'..... lui è Paulo, il padrone di casa."

Anche lui era Albanese e a Gianela, non piaceva quel gesto che le faceva con la lingua! La prese con uno strattone e la girò mettendola prona! A quel contatto, lei si dimenò tentando di sfuggire alla presa, ma; una manata la prese in pieno viso così forte, che quasi perse i sensi!

"No nooooooo... non farle del male, fai piano è piccola."

Alma tentò una difesa, ma l'animale scattò:

"Brutta stronza, non ci provare più.... hai capito? Devi fare quello che dico e voglio io! Appartieni a me e non tentare più di ribellarti a me!"

La lasciò andare e si alzò chinandosi sul comodino, dove c'era un foglio di carta bianca, una banconota arrotolata e della polvere bianca. Si mise a "respirare" a più riprese, quella polvere che a lei sembrava il borotalco col quale Alma le aveva spolverato su tutto il corpo, quel pomeriggio dopo la doccia. Ma quella polvere, non profumava come il talco. Paulo, fece un cenno ad Alma che gli rispose; sì. Il pacchetto di polvere passò dalla parte di Alma, ed anche lei ne aspirò per due volte, poi si rivolse a Gianela e la invitò a provare anche lei.

Ci provò Gianela, ma "lui" la insultò:

"Ma che fai cretina?? Questa è roba preziosa e non si deve sciupare, si deve  "sniffare" così!"

Ed aspirò un'altra striscia di "talco", mise la banconota dentro una narice di Gianela e le disse di inspirare forte! Bum... un colpo violento le arrivò al cervello, facendola tossire.

"Dài, ancora una volta."

Depose il pacchetto sul comodino e si sdraiò, mentre Alma silenziosa, cominciò ad accarezzarle il seno. Per tanto ... troppo tempo, si prottrasse questo rituale:  sniffavano e pretendevano le "attenzioni" di Gianela, la quale dovette sottostare ai voleri di quel bruto. Era terrorizzata da quello sguardo cattivo, dai gesti e modi volgari di quell'uomo, che la trattava ne' più ne' meno di un suo oggetto da usare.

Finalmente, verso mattina, lui ed Alma si addormentarono, così lei potè andare in bagno, non fece la doccia per timore di svegliarli. Si strofinò le mani, la faccia e tutto il resto, sembrava volesse cancellare le tracce di quello che le avevano fatto, si lavò i denti fino a farsi sanguinare le gengive. Ripulita di tutto punto, andò a coricarsi nel suo letto. Non riusciva ad addormentarsi e l'unica cosa a cui pensò; era il cambiamento di Alma! Rimase immobile a guardare il soffitto, non provava niente, vuota. Era solo sospesa..... non esisteva il tempo ne' anima. Ancora lì, con gli occhi al soffitto, finchè non entrò Alma che le disse di alzarsi. Andò in cucina e c'era già la sua tazza di lattecaffè, di Paulo non c'era traccia, bevve il suo caffelatte senza riuscire ad alzare lo sguardo su Alma scapigliata. Anche lei, non era messa bene, aveva le occhiaie e si sentiva martellare in testa. Fece toilettes e si vestì, ma Alma, le disse di spogliarsi e di mettersi il baby-doll, erano le 12.30.

"Tra meno di un'ora, viene un signore ed un'altro alle 15.00. Sai cosa devi fare."

"Va bene."

Quasi non riusciva a pronunciare quelle due parole, era delusa dal drastico cambiamento di Alma, la quale le appariva diversa ed aveva uno strano sguardo. Ma Alma, che un cuore ce l'aveva, si accorse del dolore negli occhi della sua giovane amica.

"Gianela, vieni qui un momento. Senti, dobbiamo lavorare entrambe, altrimenti Paulo ti vende. E' lui che ti ha comprato da Kalaf , come ha comprato me e vuole recuperare i soldi spesi, sopratutto per tenerti qui, vuole che tu gli "renda"."  Quel pomeriggio, Gianela, intrattenne i due "clienti", nella camera da letto di Alma. Come unica sensazione, aveva nausea, per il resto era come se si stesse mangiando le unghie! La stessa sera, ne arrivò un'altro, che volle entrambe!

*Gi*

To be continued......STEL

 
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Io ti verrò a cercare.

Lo sai che lo farò!

Ma la domanda è:

"Tu faresti lo stesso

con me?"

E' questo che devi capire.

Perchè un giorno la

smetterò di inseguirti.

Alda Merini

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   ^_^   SMILE ^_^

Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
illumini il tuo viso di tristezza
e nascondi ogni traccia di contentezza
ma anche se una lacrima sta per scendere
è quello il momento in cui devi
continuare a provare
sorridi, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
è il momento in cui devi continuare
a sorridere, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi.....

C. Chaplin

gab

 

 

 

gab

 

 

 gino

GAB

 

 

 

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