MONDO DI KINDERELLA
DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO
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Era aprile, c'era stato un lungo e violento temporale, e stava spiovendo. Ai lati della strada sterrata, si erano formati dei profondi rivoli d'acqua melmosa che scendeva dai monti.
Gianela era scesa dalla corriera proveniente da Tirana, stava tornando a casa dopo un anno, ma non aveva alcuna premura ne' entusiasmo di arrivare e rivedere i suoi. Strano, ma con la sua famiglia, si sentiva a disagio.
Doveva ancora percorrere a piedi 4/5 km in salita per arrivare alla baracca dove abitava la sua famiglia. Si tolse i sandaletti, che le avevano regalato i signori dove era a servizio da un anno.
Erano un paio di sandaletti smessi, della signorina Bona, e anche se le stavano un po' piccoli, a lei piacevano tanto. La signorina Bona, aveva un anno meno di lei, ma Gianela doveva chiamarla "signorina", dandole del lei. Quando era entrata in quella casa così grande, Gianela si sentì spaurita, aveva 11 anni ed era una bambina molto timida. Nessuno le aveva insegnato niente della vita, ne' del comportamento da tenere con la gente! Questa famiglia era composta da; padre, madre e tre figli, due maschi di 16 e 14 anni, la signorina Bona, ne aveva 10. Con loro, viveva anche un nonno, padre della signora padrona!
A lei, avevano assegnato un bugigattolo in soffitta, ma Gianela ne era felice perchè era tutto per lei! Poteva finalmente dormire da sola, anche se ogni tanto, la signora capitava a sorpresa a"dare un'occhiata", come diceva lei! Al mattino doveva alzarsi alle 5.30 e scendere in cantina ad accendere la caldaia, dimodochè la casa fosse riscaldata quando si alzavano i signori e signorini. La cuoca preparava la colazione e Gianela doveva sistemare sul buffet della salle a manger, le brioches calde e lei non sapeva cosa fossero, la prima volta che le vide, sgranò gli occhioni verdi. Ricordò il giorno in cui, di nascosto ne mangiò una, è successo il finimondo perchè erano contate ed erano esclusivamente per i padroni, anche se spesso ne davano dei pezzi al gatto. La cuoca la umiliò, facendola sentire una ladra e dovette asciugare con le maniche del grembiule, lacrime cocenti che scendevano copiose, mentre portava in tavola i bricchi del caffè e del latte, caldi.
*Gi*
To be continued........
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Io ti verrò a cercare.
Lo sai che lo farò!
Ma la domanda è:
"Tu faresti lo stesso
con me?"
E' questo che devi capire.
Perchè un giorno la
smetterò di inseguirti.
Alda Merini
^_^ SMILE ^_^
Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
illumini il tuo viso di tristezza
e nascondi ogni traccia di contentezza
ma anche se una lacrima sta per scendere
è quello il momento in cui devi
continuare a provare
sorridi, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
è il momento in cui devi continuare
a sorridere, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi.....
C. Chaplin
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