MONDO DI KINDERELLA
DI TUTTO UN PO', TRA IL SERIO ED IL FACETO,PIU' FACETO CHE SERIO
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Karina le stava dicendo: sta bene attenta, te lo ripeto, non fidarti di nessuno. Gianela non battè ciglio, ascoltò come se stesse ascoltando una nenia lontana... molto lontana da lei....... dove lei non c'era!
"Eccoli!"
Dalle scale, il rumore di diverse persone che scendevano, entrarono quattro donne e tre uomini, compreso Fernando che le fece l'occhiolino, mentre le donne, sembravano trapassarla con occhiatacce.
"Allora; come ti chiami? Io sono madama."
"Gianela."
La madama, la strattonò per le spalle:
"Uè..... guardami in faccia quando parli con me. Come ti chiami?"
Un brivido di sorda paura, pervase il corpo di Gianela-Angela. Quella donna aveva un modo di fare volgare e lascivo quasi quanto Fernando, mentre gli altri la osservavano come un pezzo di carne!
"Mi scusi, mi chiamo Angela."
"E ricordatelo! Non farmelo più ripetere."
E, rivolgendosi a Karina:
"Beh? Non è ancora pronta ne' truccata?"
"Ma è così bella che non ha........."
"Ma che cazzo dici, sei scema? Così si vede che è una ragazzetta, ma che ti dice quella testa di cazzo? Hey tu, che hai da metterti addosso?"
"Un abitino viola, una gonna, un pantalone e tre magliette."
"Fà vedere. Ahhahhaaaa... tutto qui? Oxana, dalle qualcosa di tuo, avete più o meno la stessa taglia!"
Borbottando Oxana, trasse da uno scatolone due straccetti e con gesto stizzoso li gettò in faccia a Gianela e Karina la condusse al bagno. Con gesti automi e distrattamente, cominciò a truccare palpebre, labbra e gote che alla fine risultò un disastro, ma Karina immersa com'era nei suoi pensieri; non se n'accorse.
Sì, Karina era immersa in un unico, felice pensiero senza però lasciarlo trapelare all'esterno, ma lei aveva imparato bene a recitare a... non avere sentimenti! Già, sentimenti! Finalmente, dopo mesi e mesi di preparativi, quella sera si sarebbe realizzato il sogno sognato da anni.... si riscosse.
"Ecco, sembri molto più grande."
Quando Gianela alzò lo sguardo e si vide riflessa nello sporco specchio, quasi non si riconobbe! Sembrava un pagliaccio da circo, come quello che aveva visto sui manifesti a Bologna.
"Non sembro nemmeno io." Sussurrò.
Gli occhi erano bistrati di nero, le labbra e le gote rosse come papaveri ed era grottesca come le altre! Indossò gli indumenti che le aveva dato Oxana; una mini-minigonna rossa ed una canottierina un po' più grande di un reggiseno, color arancione. Le fecero indossare anche un paio di sandali dalla zeppa altissima, che quando uscì dal bagno a fatica si reggeva in piedi. Si unirono agli altri commensali per la cena e l'unico sgabello rimasto libero per lei; era accanto a Fernando che mangiava a bocca aperta, come tutti del resto. Facevano un tale rumore da farle venire un conato di vomito che le impedì di toccare cibo e se ne stette lì incredula di quello che stava vivendo. Finito di mangiare, fecero tutti una gran sniffata di cocaina poi partirono su tre auto. Gianela fu fatta salire in auto con Karina, madama e Vladi, il quale era il capo della gang e marito della madama. Un breve tragitto e furono fatte scendere al margine di un lungo stradone, percorso da un fitto traffico da ambo le parti. Salirono sul marciapiede e lei fu messa tra madama e Karina che le disse sottovoce:
"Ecco la Paullese, benvenuta." Mentre madama le stava dicendo qualcosa......
"..... gli rispondi 20.000 lire, sali e lo dirigi in quel viottolo lì...il primo a destra dopo quegli alberi e andate fino in fondo. Tra l'andata ed il ritorno, non devi starci più di 20 minuti e i soldi sempre prima, capito?"
Gianela teneva gli occhi abbassati a guardare il selciato, ma uno strattone ai capelli la fece sussultare!
"Ueee... sei scema e muta? Che cazzo fai, non rispondi?"
"Sissignora ho capito, devo farmi dare subito 20.000 lire, e poi che devo fare?"
"Come sarebbe; che devo fare? Ti fai dare i soldi, fai quello che ti chiede e ti fai riportare qui!"
La madama era furiosa e le vene del collo le si erano gonfiate, da farla sembrare un vecchio tacchino. In quell'attimo semi-tragico, a Gianela venne quasi da ridere.
*Gi*
To be continued....
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Io ti verrò a cercare.
Lo sai che lo farò!
Ma la domanda è:
"Tu faresti lo stesso
con me?"
E' questo che devi capire.
Perchè un giorno la
smetterò di inseguirti.
Alda Merini
^_^ SMILE ^_^
Sorridi, anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
illumini il tuo viso di tristezza
e nascondi ogni traccia di contentezza
ma anche se una lacrima sta per scendere
è quello il momento in cui devi
continuare a provare
sorridi, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
anche se il cuore ti duole
sorridi, anche se si sta spezzando
quando ci sono nuvole nel cielo
ci passerai sopra
se sorridi attraverso
la tua paura e al dolore
sorridi e forse domani
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi
è il momento in cui devi continuare
a sorridere, a che serve piangere?
scoprirai che la vita vale ancora
la pena di essere vissuta
se tu solo sorridi.....
C. Chaplin
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