VEDIAMO CHE SUCCEDE

Chi l'ha detto che si va in chiesa solo per pregare?


Poesìa di Antonia Pozzi (Milano 1912-38)                      LARGOO lasciate lasciate che io siauna cosa di nessunoper queste vecchie stradein cui la sera affonda - O lasciate lasciate ch'io mi perdaombra nell'ombra -gli occhidue coppe alzateverso l'ultima luce - E non chiedetemi - non chiedetemiquello che voglioe quello che sonose per me nella folla è il vuotoe nel vuoto l'arcana folladei miei fantasmi -e non cercate - non cercatequello ch'io cercose l'estremo pallore del cielom'illumina la porta di una chiesae mi sospinge a entrare - Non domandatemi se pregoe chi pregoe perchè prego - Io entro soltantoper avere un po' di treguae una panca e il silenzioin cui parlino le cose sorelle -Poi ch'io sono una cosa -una cosa di nessunoche va per le vecchie vie del suo mondo -gli occhidue coppe alzateverso l'ultima luce -                                                Milano,18 ottobre 1930  Anche a me capita,quando voglio un po' di tregua e di silenzio,di entrare in una chiesa,sedermi su una panca e starmene tranquilla ad ascoltare "le cose sorelle"; soprattutto in questi giorni di grande confusione e incertezza,in cui non si sa più che pesci prendere.Io non assisto alle celebrazioni,non mi piacciono le prediche; però quella pace,quel silenzio che c'è nelle chiese mi piace,mi rilassa,lo ammetto.Capita così pure a voi?