Sa Sartilla
In Sardegna il carnevale ha diverse forme e varia a seconda dei luoghi ci sono tantissime maschere come i noti Mamuthones, Sos Issohadores , Sos Boes e Merdules, Sos Corriolos, Sos Cotzulados, S’urtzu e sos Bardianos, Sos Corrajos, Sos Thurpos e S’Eritaju, Sos Tumbarinos, S’Urtzu e Sos Colonganos, S’Urtzu e is Sonaggiaos di Austis, Urthos e Buttudos , Is Cerbus, e tante altre maschere che richiamano antichissimi riti pagani legati alla foresta, agli animali e alla prosperità . Ma quello più spettacolare e è sicuramente "Sa Sartiglia" di Oristano.Una giostra cavalleresca di antichissima tradizione in cui si sfidano audaci ed aitanti cavalieri. Sa Sartiglia o Sartilla, come si diceva a Oristano, ha origini castigliane. Deriva da Sortija, che a sua volta ha origine latine: sorticola, diminutivo di sors, fortuna, ma anche anello. Nel significato c’è tutto il senso della gara, che è una corsa all’anello, alla stella, ma anche una festa dai mille simboli,festa della magia, della prosperità e della miseria, del dolore e della speranza.I tamburi rullano incessantemente, quando il cavaliere che indossa la maschera di un misterioso Dio impugna la spada e,tenendola dritta davanti a sé, si leva in piedi sulla sella, mentre il cavallo sfreccia al galoppo sfrenato. Subito dopo il boato del pubblico accompagna la punta della spada con la quale Su Cumpoidori infilza la stella. La gente lo acclama ed esulta davanti a quel trofeo mostrato con tanto orgoglio e vanto.