A PIEDI NUDI

Il Mio Ferragosto


 Capita spesso di rivivere vicende del passato  e quando si riportano alla mente festività o ricorrenze immancabilmente ricordiamo con un pò di nostalgia di come eravamo e cosa facevamo. Il ferragosto nella mia famiglia è stato sempre sinonimo di gita che ogni anno i  genitori organizzavano a puntino,  dando a noi bambini l’opportunità di conoscere  una località diversa che  avveniva nell’ambito  della nostra stessa regione perchè varcare il tirreno per fare una gita era  alquanto complicato). L’entusiasmo di partire era talmente grande  che mai come allora saltavamo dal letto ben svegli e pronti a partire nonostante  molto presto al mattino. E dentro la Fiat seicento, vispi e discoli, non stavamo mai fermi, cercavamo   di  occupare  il lato migliore dei finestrini e restarci coi visi incollati  ad osservare tutto ciò che ci passava davanti; e persino il nostro ridere, schiamazzare  e commentare rischiava essere interrotto da qualche ceffone. Capitava di allontanarci da casa  per tappe anche di oltre cento kilometri, programmate su posti incantevoli che nostro padre usava immortalare con la  ferrania condor; le cui foto  sono ancora  custodite  in un album a casa di nostra  madre. I miei ferragosto in famiglia son collaudati ormai da anni e anche quest’anno l’ho festeggiato in casa di mio fratello a poche decine di metri dal mare con  fratelli , sorelle e nipoti. Una grande tavola imbandita, un gran bel panorama di fronte e l’emozionante presenza di nostra mamma che al brindisi come ogni anno ci  ha  augurato : attrus annus tottus impari  cum  salude !  E tutti insieme : Deus bollarat !