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Post N° 88


Sta per esplodere la più grande discarica d’EuropaPresto anche Roma e il Lazio dovranno affrontare cumuli di spazzatura. Intervista a Roberto Pirani, capolista alla Camera Perilbenecomune, lista civica nuova e (ancora) sconosciuta.È a Malagrotta, poco fuori da Roma, la più grande discarica d’Europa e il prossimo 31 marzo verranno messi i lucchetti al grande buco nero, che si credeva senza fondo, e invece da mesi sta straripando e gli addetti al settore non possono più, nascondere “l’immondizia” sotto il tappeto.“Sì, è emergenza anche nel Lazio e i dati parlano chiaro. Nessuno, neppure l’opposizione ha pubblicato che Veltroni nel 2002 aveva nominato una commissione di esperti, persone molto valide, incaricate di valutare la situazione smaltimento dei rifiuti nella regione, attuazione delle direttive Europee e proposte che portassero i cittadini a poter realizzare la raccolta differenziata a casa con l’aiuto degli appositi servizi”. Una nota del WWf del 2003 (http://www.ecceterra.org/doc/veltroni.wwf_gen03.pdf) cita: “La “Commissione Veltroni” sull’inceneritore nel comune di Roma ha concluso i lavori da sei mesi e ancora non vengono ufficialmente resi i noti i risultati, nonostante che molti ne parlino e scrivano su giornali e riviste. Nessuno, però, di coloro che ne hanno anticipato le conclusioni ha dato risalto all’aspetto più qualificante dell’intero documento, quello di aver affrontato per la prima volta la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti nella capitale nell’ottica della sostenibilità. Sostenibilità che si concretizza in un recupero spinto di materia all’interno di scenari che prevedono una strategia di prevenzione tale da rendere non più competitivo l’incenerimento dei rifiuti”. Dove si trova questo scottante rapporto? Ci chiediamo. E soprattutto, perchè, se costruire inceneritori, o meglio termovalorizzatori, non produce energia rinnovabile anzi, riversa nell’aria le “innominabili” nano particelle (quelle che respiri e non usciranno mai più dal tuo corpo, se non sotto forma di tumore), le principali coalizioni politiche spingono per la loro costruzione?“È`semplice: chi sostiene l’incenerimento è contiguo ad un sistema di potere che si è impadronito di risorse pubbliche per 53 miliardi di euro dal 1992 al 2007 (dati pubblici) per farne utili privati. Come? Con la “leggendaria” truffa delle assimilate alle rinnovabili (1992), e includendo i rifiuti (in)organici insieme a quanto "incentivabile" dal decreto Bersani del 1999”. I cip6 sono fondi pubblici di proprietà dei cittadini, corrispondono infatti al 6% delle nostre bollette dell’energia elettrica. Una direttiva Europea obbligava i Paesi membri a destinare i Cip6 a quegli impianti che producessero energia rinnovabile, ricordate le pubblicità con mulini avento e immensi prati verdi? Ma l’Italia, Paese di cantastorie e creativi (da Leonardo a Tremonti), da quell’anno non fa altro che destinare quei fondi a chi, l’energia rinnovabile non sa nemmeno dove sta di casa. La traduzione di quella direttiva in Italia ha visto magicamente aggiungere accanto al termine “energie rinnovabile” la parolina “e assimilate”. Ed è così che gli appalti son stati assegnati alle rinomate multinazionali/multiutilities, le solite, che alla parola “emergenza” corrono alle porte della Presidenza del Consiglio.“Questo è un fatto. Il mancato recepimento corretto fatto dal Governo Berlusconi della 2001/77/CE ha completato il quadro. Il recente decreto Prodi per incentivare impianti di incenerimento in Campania, fuori tempo massimo, si commenta da sé. Che calpesti la direttiva 2001/77/CE è solo un dettaglio, tanto Prodi dice di aver "lasciato la politica". E per quanto riguarda Malagrotta?“All’interno di Malagrotta stanno già costruendo un rigassificatore. Dal ‘99 la regione è commissariata, il commissariato (Marrazzo) può bypassare tutte le leggi. Malagrotta è illegale per qualsiasi normativa europea. Si sta creando una collina di rifiuti e biogas. I rifiuti si muovono. 4500 tonnellate di rifiuti al giorno (dati ama). Malagrotta va chiusa e bonificata. La reazione dell’informazione è stata superficiale. Il termovalorizzatore non è la soluzione: non è nemmeno un termine che ha traduzione in Europa, è un termine italiano inventato da qualche creativo per vendere meglio gli inceneritori. È più l’energia che utilizzi per bruciare i rifiuti che quella che ti serve per produrre il medesimo oggetto da zero. E quella che produci? Produci il 10% di energia al netto, poca e altamente inquinante”.Parliamo di cifre, ci saranno stati investimenti anche per le energie rinnovabili in Italia? “Dati ufficiali del ministero delle finanze: l’Italia ha erogato i cip6 agli aventi diritto. Al fotovoltaico 40mila euro, 5miliardi e mezzo di euro a gestori di inceneritori e petrolieri. Questa la proporzione del 2007. in totale dal 92 ad oggi 53 miliadi di euro, provenienti dalla bollette enel verso impianti mostruosi come quello di Brescia, o come il prossimo di Acerra (Napoli) o di Albano”.Ma la Commissione Europea sta indagando, giusto? Il 5 ottobre 2006 la Corte ha condannato l'Italia per non aver recepito le norme comunitarie sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità (C-360/05, dal sito della corte http://curia.europa.eu).“Sono finanziamenti pubblici per fini privati. Sono scelte politiche, poi arriveranno le multe ma le pagheranno i cittadini con la fiscalità”.Qual’è il messaggio che volete trasmettere con la lista civica? Stefano Montanari, l’illustre scienziato, scopritore con la moglie delle nano particelle, le stesse che respirarono i soldati intossicati dall’uranio impoverito, oggi candidato premier. Non sembra vero.”“Stefano studia da anni come curare i tumori provocati da ciò che respiriamo, dalla diverse forme d’inquinamento e dalla combustione di rifiuti. La situazione è triste, se pensi che le diverse commissioni d’inchiesta, anche dinanzi a patologie certe e a morti altrettanto certe, son riuscite a decretare la mancata certezza scientifica. La chemioterapia in Italia costa dai 15 ai 5o mila euro l’anno per ogni persona, malattie che si potrebbero prevenire con il buon senso. Il valore della scienza in Italia è valutato nullo. Solo quando serve. Stefano è prima di tutto un cittadino che sa e che ha riunito attorno a sè tanti giovani, come me, esperti e determinati a fare informazione e a portare avanti una serie di proposte concrete. Il 30% sono donne. Al senato candidiamo il senatore Rossi, l’unico del Pci ad aver votato No alla guerra. Fu buttato fuori infatti. Proviamo a sostituire alla classe politica inetta e superficiale di oggi.In un paese normale non ci sarebbe bisogno dinoi ma in un Paese come l’Italia siamo indispensabili”Roberto Pirani, rete regionale rifiuti zero.www.perilbenecomune.netErika Gerardini