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LETTERA APERTA ALLE FORZE POLITICHE


Vi scriviamo come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, la rete, composta da più di 70 associazioni ed organizzazioni regionali e nazionali e da quasi 1000 comitati territoriali, che ha promosso la straordinaria raccolta di firme – 406.626 il risultato finale – a sostegno della legge d’iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e per la ripubblicizzazione del servizio idrico e che ha altresì promosso la grande manifestazione nazionale – 40.000 partecipanti – per l’acqua pubblica lo scorso 1 dicembre. Siamo accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. Un’esperienza, la nostra, che in questi anni ha contribuito a costruire un percorso di forte sensibilizzazione nel Paese e di importantissima partecipazione popolare. Ora, in vista della prossima consultazione elettorale, non possiamo non notare come il tema dell’acqua bene comune e della ripubblicizzazione del servizio idrico, così come, più in generale, quello delle forme di gestione dei servizi pubblici, sia pressoché assente nella discussione in corso. Abbiamo letto i programmi con cui vi presentate ai cittadini per chiedere loro il voto e visto le differenze presenti in essi su tale questione, che certamente non sfuggono alle tante persone che in questi anni si sono battute con noi per l’affermazione dell’acqua come bene comune. Riteniamo utile una vostra espressione più compiuta su almeno 2 questioni, che sinteticamente riassumiamo di seguito: 1. nella prossima legislatura continuerà l’esame della nostra proposta di legge di iniziativa popolare in tema di tutela, governo e gestione pubblica delle acque e per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Ci interessa un vostro giudizio chiaro e inequivocabile sui contenuti della nostra proposta e sull’intenzione di velocizzare il suo iter parlamentare. 2. abbiamo a più riprese espresso la nostra contrarietà all’impostazione originaria del disegno di legge Lanzillotta in materia di servizi pubblici locali discusso nella scorsa legislatura. Ci sembra utile che esplicitiate il vostro orientamento su tale questione e, più in generale, sul tema delle forme di gestione dei servizi pubblici locali; Riteniamo inoltre che le forze politiche debbano e possano dimostrare con i fatti, e non solo con semplici dichiarazioni, di essere per la ripubblicizzazione dell'acqua: 1. parlando, anche in questa campagna elettorale, di acqua e di beni comuni, come elementi decisivi per l’affermazione dei fondamentali diritti di cittadinanza e per il rafforzamento della democrazia; 2. appoggiando già da oggi, e comunque prima di una nuova soluzione legislativa di carattere nazionale, l'avvio di un processo di ripubblicizzazione del servizio idrico in diverse realtà territoriali del Paese, a partire da quelle (solo per fare un esempio, Latina ed Arezzo) dove la privatizzazione ha comportato forti aumenti tariffari e blocco degli investimenti. Questo significa sostenere concretamente i movimenti e portare coerentemente la battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua negli enti locali senza mediazioni al ribasso con chi invece vuole l'acqua gestita dal mercato. Dove si amministra la cosa pubblica, è possibile già dare segnali concreti in questa direzione. Per quanto ci riguarda, come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, continueremo a portare avanti la battaglia iniziata in questi anni, in questa campagna elettorale così come nel nuovo quadro politico che si formerà all’indomani del pronunciamento elettorale. Intendiamo, con la mobilitazione e la partecipazione di tanti cittadini, lavoratori, enti locali, far crescere l’idea che l’acqua è bene comune e diritto umano fondamentale, che il servizio idrico va considerato privo di rilevanza economica e da sottrarre alle logiche del mercato, e dunque da ripubblicizzare, iniziando dai territori, e che i servizi pubblici, a partire da quelli locali, devono essere gestiti dal pubblico in una logica partecipativa. Crediamo nel ruolo fondamentale che associazioni e organizzazioni sociali e di cittadini possono svolgere per contribuire a determinare un modello sociale giusto e capace di rispondere alle istanze di libertà e di autogoverno delle comunità; nello stesso tempo, pensiamo che la rappresentanza politica debba cimentarsi con tali questioni, senza indugi e contribuendo a rafforzare questi processi di fondo in corso nella società. Per questo ci rivolgiamo a voi e attendiamo le vostre riflessioni su queste nostre argomentazioni. FORUM ITALIANO MOVIMENTI PER L’ ACQUA www.acquabenecomune.org