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Il "biùtiful cauntri" dell'ecomafia


I traffici di rifiuti e le loro devastanti conseguenze sbarcano in video. Con le testimonianze di chi li combatte. Un documentario sulla mattanza ambientale in Campania in concorso al Torino Film Festival diretto da Nanni MorettiAllevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini degli ecomafiosi. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti1.200 discaricheabusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un'attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale. Biutiful cauntri prodotto da Lionello Cerri per Lumiere e Co, un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero in concorso nella sezione Italiana Doc al Torino Film Festival che si svolge nel capoluogo piemontese da venerdì 23 novembre al 1 dicembre. La violenza sotterranea ed invisibile delle ecomafie raccontata come in un reportage di guerra. Voci ed immagini da una terra violata, consumata dall'alleanza fra un nord "operoso" e senza scrupoli e le nuove forme della criminalità organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito dei rifiuti e per la prima volta sullo schermo intercettazione telefoniche che svelano l'arroganza, la violenza ed il cinismo degli ecocriminali.