il mio blog

Post N° 33


Oggi servizi abbastanza tranquilli, fortunatamente. Però, come spesso accade, uno di questi mi ha colpito in maniera più marcata. Ci hanno chiamato perchè una ragazza rischiava di partorire nell'ambulatorio in cui era andata a farsi un'ecografia.Arriviamo, e la troviamo seduta, da sola, nella saletta d'attesa in mezzo alle altre persone. Questo mi ha già fatto girare ...... Ma come, non avete una saletta un pò riservata, uno spogliatoio in cui questa povera donna possa stare in pace, in attesa del nostro arrivo. Va bene, ormai è andata, la carichiamo nella barella, stendendola su di un fianco. Nel tragitto, dopo aver adempiuto alle domande di rito, cerchiamo di sdramatizzare allentando la tensione, parlando del bambino che dovrà nascere ecc. ecc. Si mette a piangere e ci racconta un pò di fatti suoi.Insomma per farvela breve, il suo compagno non voleva il bambino, tutta la gravidanza solo a litigare, le ha 39 anni e non è che possa aspettare ancora molto. Per una serie di problemi legati alla gravidanza ha perso il lavoro, non ha nessuno qui in Italia essendo extracomunitaria.Hai voglia a raccontarle che deve pensare al bambino, che deve curarsi per poter essere in piena forza, che non deve abbattersi. Arrivati in pronto soccorso mi prende una mano e mi ringrazia accennando un sorriso, l'ho vista portar via dai barellieri e scomparire dietro alla porta. E sono rimasto li per qualche attimo, come inebetito e impotente. Suo figlio si chiamerà Stefano.Ti aspettiamo Stefano.....