tremendina pensiero

Basta ai ricatti sul corpo delle donne


Leggo oggi su Repubblica.it "Pillola Abortiva: l'ira del Vaticano. La Chiesa non rimarrà passiva!" Ma non sarebbe l'ora di finirla con i ricatti delle tonache? Non sarebbe l'ora che le donne possano decidere del loro corpo in pace  senza l'ossessione delle invettive cardinalizie di Bagnasco? S'intromette su tutto, minaccia scomuniche, pontifica su ogni passo che facciamo: non sarà mica convinto di essere davvero il P.R. di Dio in Terra? Come giustamente scrive Federica Bianchi su Espresso Blog: Qualcuno mi deve spiegare perche’ perche’ perche’ alle donne italiane devono essere imposti “paletti” che le donne del resto del mondo non conoscono. Qualcuno mi deve spiegare perche’ una donna italiana non puo abortire in pace (per quel che e’ possibile). Qualcuno mi deve spiegare perche’ sono soprattutto gli uomini che di utero/aborto/gravidanza capiscono poco (per cui soffrono zero) a sparare sentenze campate in aria (vedi Francesco Cossiga quando dice che la pillola abortiva e’ equivalente a un metodo contraccettivo).La Mifegyne (R.U.486) ovvero Metodo Farmacologico per l'interruzione precoce della gravidanza non è un anticoncezionale e si prende sotto stretto controllo medico. Nessuna donna prende una decisione simile a cuor leggero e nessuno "Bagnasco" ha diritto di mortificare così la sofferenza di una donna costretta a rinunciare ad un figlio. Dalle pagine di Avvenire il novello "crociato" c'informa che il 70% dei medici fa obiezione di coscienza e quindi dovremmo riflettere. Si certo monsignore... riflettiamo anche su tutti i medici che negli anni 70 e 80 dichiaravano di essere obbiettori e poi praticavano gli aborti a pagamento nelle loro lussuose cliniche. Riflettiamo sull'enorme ipocrisia che ammanta questo paese dove le virtù sono pubbliche e i vizi se li può permettere solo chi paga e tanto!per una chiara informazione sulla Mifegyne (R.U.486) clicca qui.