Dolce.al

Black hole

Ho la sana abitudine di sdrammatizzare le cose, ma ci sono quei due/tre argomenti che mi fanno rizzare il nuraghe nella schiena e indispettire come un chihuahua:

1 Quando qualcuno parla male di alcune persone che mi stanno a cuore, anche se queste possono avermi ferito e ne porto i segni. Questo non autorizza NESSUNO a sparlare o straparlare di cose che non si conoscono!



2 Quando mi si da ragione a prescindere, anche se dico una marea di boiate!

3 Quando perdo il senso della misura e parto per la tangente… in quei momenti, quando vedo solo quello che voglio vedere e risucchio tutto quello che mi sta intorno nel mio buco nero è meglio lasciarmi perdere, perchè una volta spurgata la piaga, mi passa (quasi) tutto! Perchè il fatto che mi ha fatto imbestialire anche se ridimensionato, non svanisce, ma resta li a sedimentare. Lo stesso processo lo subiscono le frasi che mi si dicono in quei momenti! Nel mio cervellino bacato scatta il meccanismo del “tutto quello che dice potrà essere usato contro di lei” e parte la verbalizzazione ad libidum.

E’ proprio quest’ultimo atteggiamento che in genere sorprende chi mi conosce, perchè in linea di massima sono molto allegra e solare, tanto da sottovalutare il rischio e far esclamare:

“Ma si, tutto qui? Dai non è la fine del mondo!”.

No certo che non è la fine del mondo.. ma è un mattoncino del mio personalissimo guscio, il muro di gomma sul quale si sono spiattellate le persone che mi hanno ferita troppe volte, quelle che poi ho potato come rami secchi dalla mia vita!

Allora cos’è?

Quando frequenti una persona assiduamente ormai da qualche mese (e non sto parlando di un uscita ogni 15 giorni come con la fugace parentesi transalpina), ti stabilisci a casa sua per il week end, ci vai anche in vacanza assieme e fondamentalmente non ci stai male, allora perchè noti tutti i suoi difetti, le sue manie e le sue mancanze?

C’è chi dice che quando sei innamorato passi sopra anche al peggior difetto, tolleri ogni strana mania e anche l’abitudine più insopportabile ti strappa quel sorriso indulgente che solo la mamma con il suo bambino è in grado di fare.

Allora, se dovessi sposare questa scuola di pensiero, dovrei ammettere che ho una relazione con un uomo del quale non sono nemmeno lontanamente innamorata.

Chi mi conosce bene sa che non sono una che si accontenta. Non mi basta il bravo ometto pronto a darti serenità apparente e sono quasi certa del fatto che, se questa storia sta andando avanti (almeno da parte mia), c’è la volontà di non arrendersi alla prima difficoltà e di provare a guardare oltre. In ogni caso il tarlo si è annidato nella mia testolina e ci ha anche fatto le uova.

Il punto è che siamo arrivati ai fatidici due mesi, quella fase in cui, teoricamente, si capisce se al di la dell’entusiasmo iniziale c’è qualcosa che può spingere entrambi a stare insieme, ad elevare una frequentazione a vera e propria storia.

Approfitterò del prossimo week end “in solitaria” per provare a capire cos’è. Forse è amore……. forse è un calesse.

L'AMORE!!!è.....

Non dare niente per scontato nel rapporto, perchè per quanto le dinamiche possano apparire cristallizzate ci può sempre essere una sorpresa dietro l’angolo, sotto al letto, dentro al letto, dentro l’armadio!

Quando meno te lo aspetti, quando il rapporto ti sembra durare da una vita e pensi che niente potrà più sorprenderti può arrivare un pugno nello stomaco o… una testata!

scusa ma ti chiamo amore

Io vivo le relazioni in escalation. I miei tempi sono rallentati ma in costante crescendo.

La parte razionale di me mi dice:

Passione improvvisa e travolgente, impeto di amima e di corpo, sinonimo di relazione effimera, destinata a durare quanto la pipì di una farfalla.
Sentimento che nasce in sordina ma che piano piano cresce dentro di te, uguale ad un amore potenziale.
E’ senz’altro una visione semplicistica ma a me piaccono le cose semplici e lineari e poi le risposte più scontate alle nostre domande difficilmente sono quelle sbagliate.

Forse sono fatta male, probabilmente, come dice Ketty, faccio ormai parte del gruppo delle “ciniche” ma non riesco proprio a credere a qualcuno, che dopo dieci giorni ti chiama amore.

Hai mai calcolato il tuo quoziente erotico?

Ho appena fatto questo test ed ecco il risultato:

COMPLETA
Equilibrata e forte, consapevole dei tuoi desideri e dei tuoi diritti, generosa e determinata, curiosa e sensibile. Sei un partner sessuale da manuale. Complimenti.

Ora mi chiedo a quale manuale si riferisca