Continuano ad ignorare l’aumentare dei fatti malavitosi. Per loro il fenomeno dell’immigrazione clandestina, esiste solo nel cervello bacato dei leghisti e delle liste di centro-destra. Senigallia si appresta a votare l’anno venturo la nuova giunta, dopo aver lasciato alle spalle 10 anni orribili, fatti di bugie, demagogia e colpi di mano, per impedire ai cittadini di esprimere pareri a volte scomodi, a volti contrari al “politically correct angeloniano”. Al centro-destra, alle civiche vicine alla linea politica di Marcantoni ed alla Lega Nord – che a Senigallia ha avuto un exploit senza precedenti – non è permesso dissentire, non è permesso contestare, specialmente in materia d’immigrazione e lo sapete perché? Proprio perché questa città non è più sicura e “la baronessa” ha lasciato che le più elementari regole di condivisione fossero ignorate: da quelle che gli hanno permesso di speculare su una mulattiera che chiamano complanare, all’ex GIL – bubbone che darà in eredità alla prossima giunta – e a tutte le questioni importanti dove il parere dell’opposizione e quello dei cittadini, sono d’impiccio. Il bollettino di guerra dei quotidiani parla chiaro: i fenomeni malavitosi, sono oramai quotidiani. I regolamenti di conti tra immigrati, settimanali. Abbiamo scoperto – mai prima d’ora – cosa vuol dire farsi fregare la borsa andando al mercato e cosa vuol dire la parola “clandestino”, tanto indigesta alla stessa amministrazione e ai fiancheggiatori ideologici che la difendono nei blog e nelle sparute zone franche create ad hoc dall’amministrazione, dove si adora la dea in BMW. Affermare che a Senigallia c’è un numero non ben identificato di immigrati irregolari, vuol dire attirarsi le ire di una parte della diocesi, il CSOA, RC e tanti buonisti che sembrano non vivere qui, ma villeggiarci. La contraffazione è un’illusione. La violenza di alcuni – solo un modo per sottolineare il disagio sociale dell’immigrato. E i cittadini? Zitti: guai a dissentire. La città marchigiana col più alto tasso di disoccupazione è anche quella col più alto tasso di crescita d’immigrati: i pappagalli a carica dei blog e delle testate online, lo vengano a spiegare… Abbiano il coraggio di giustificare questo dato e di come in una città dove non si lavora, il tasso di immigrati – più o meno regolari – aumenta. Scriveremo ancora d’immigrazione, di come quella clandestina ha attecchito nella nostra città e di come il nostro sindaco Angeloni, gli organi provinciali e regionali del PD, si occupano più delle beghe di Berlusconi, che dei problemi della cittadinanza: Spacca da un po’ di tempo, pensa solo a far affiggere manifesti che osannano il suo operato. La Casagrande – sorella di secondo letto del nostro sindaco – si occupa di visite alle moschee e festicciole paesane, mentre l’Angeloni, sta piazzando cecchini sui tetti per eliminare i dissenzienti. Senigallia diventerà una città senza buche, avrà una viabilità migliore – nel rispetto dei diritti dei cittadini –, un turismo costante tutto l’anno e sarà più sicura di quello che è! Che lo vogliano, oppure no…
CHE LO VOGLIANO, OPPURE NO...
Continuano ad ignorare l’aumentare dei fatti malavitosi. Per loro il fenomeno dell’immigrazione clandestina, esiste solo nel cervello bacato dei leghisti e delle liste di centro-destra. Senigallia si appresta a votare l’anno venturo la nuova giunta, dopo aver lasciato alle spalle 10 anni orribili, fatti di bugie, demagogia e colpi di mano, per impedire ai cittadini di esprimere pareri a volte scomodi, a volti contrari al “politically correct angeloniano”. Al centro-destra, alle civiche vicine alla linea politica di Marcantoni ed alla Lega Nord – che a Senigallia ha avuto un exploit senza precedenti – non è permesso dissentire, non è permesso contestare, specialmente in materia d’immigrazione e lo sapete perché? Proprio perché questa città non è più sicura e “la baronessa” ha lasciato che le più elementari regole di condivisione fossero ignorate: da quelle che gli hanno permesso di speculare su una mulattiera che chiamano complanare, all’ex GIL – bubbone che darà in eredità alla prossima giunta – e a tutte le questioni importanti dove il parere dell’opposizione e quello dei cittadini, sono d’impiccio. Il bollettino di guerra dei quotidiani parla chiaro: i fenomeni malavitosi, sono oramai quotidiani. I regolamenti di conti tra immigrati, settimanali. Abbiamo scoperto – mai prima d’ora – cosa vuol dire farsi fregare la borsa andando al mercato e cosa vuol dire la parola “clandestino”, tanto indigesta alla stessa amministrazione e ai fiancheggiatori ideologici che la difendono nei blog e nelle sparute zone franche create ad hoc dall’amministrazione, dove si adora la dea in BMW. Affermare che a Senigallia c’è un numero non ben identificato di immigrati irregolari, vuol dire attirarsi le ire di una parte della diocesi, il CSOA, RC e tanti buonisti che sembrano non vivere qui, ma villeggiarci. La contraffazione è un’illusione. La violenza di alcuni – solo un modo per sottolineare il disagio sociale dell’immigrato. E i cittadini? Zitti: guai a dissentire. La città marchigiana col più alto tasso di disoccupazione è anche quella col più alto tasso di crescita d’immigrati: i pappagalli a carica dei blog e delle testate online, lo vengano a spiegare… Abbiano il coraggio di giustificare questo dato e di come in una città dove non si lavora, il tasso di immigrati – più o meno regolari – aumenta. Scriveremo ancora d’immigrazione, di come quella clandestina ha attecchito nella nostra città e di come il nostro sindaco Angeloni, gli organi provinciali e regionali del PD, si occupano più delle beghe di Berlusconi, che dei problemi della cittadinanza: Spacca da un po’ di tempo, pensa solo a far affiggere manifesti che osannano il suo operato. La Casagrande – sorella di secondo letto del nostro sindaco – si occupa di visite alle moschee e festicciole paesane, mentre l’Angeloni, sta piazzando cecchini sui tetti per eliminare i dissenzienti. Senigallia diventerà una città senza buche, avrà una viabilità migliore – nel rispetto dei diritti dei cittadini –, un turismo costante tutto l’anno e sarà più sicura di quello che è! Che lo vogliano, oppure no…