Cazzoni avariati!

La regina è nuda, il Re pure...


Forse troppe righe sono state sprecate per la telenovela CSOA, ma i fatti successi recentemente (mi riferisco all’azione coraggiosa e sacrosanta di Paradisi e la ridicola replica dell’amministrazione), mi hanno convinto del contrario: continuerò a scrivere della clamorosa ingiustizia perpetrata dal CSOA ai danni di tutti i cittadini, finché sarà necessario (salvo dimissioni dell’Angeloni perché in quel caso il blog lo butterei nel cesso), finché non succederà qualcosa… Non volevo credere alla notizia riportata su tutti i giornali con cui il nostro sindaco, con la solita maestria e trita retorica, trasformava un caso eclatante di malgoverno ed ingiustizia nazionale, in un banale ed increscioso episodio, riconducibile al caso. Avete ancora tra le mani l’osceno articolo di replica del Comune di Senigallia? Scorrete la prima riga, lì c’è già la soluzione all’enigma e la prova che questa giunta amministra qualche altra città: di certo non Senigallia! “…L’amministrazione comunale a seguito dell’esposto…”. A seguito dell’esposto? Lo so che sarete sorpresi e vi sarete già precipitati sulla tazza del cesso a vomitare, ma è tutto vero: DOPO 5 ANNI di azioni dimostrative senza autorizzazione del Mezza Canaja, occupazioni pagate a caro prezzo (magari a fini elettorali, quella penale che il comune dovrebbe pagare per l’occupazione delle Ex Colonie Enel potrebbe pure evaporare…), affissioni abusive, manifestazioni illegali con somministrazione di cibo e bevande, campeggio non autorizzato, musica a gratise (e la SIAE??), etc., l’amministrazione procede con le dovute verifiche dopo l’esposto del consigliere Paradisi. Vi sembra possibile? DOPO 5 ANNI! Ci voleva l’intervento di scienziati, che so il C.S.I., la C.I.A., oppure qualche sensitiva, per capire cosa succedesse là dentro? Ma fateci il piacere! Tutti, inclusa l’amministrazione, sapevano cosa succedeva là dentro, anche perché era alla luce del sole. E non venitemi a dire che dalla strada non si vedeva il campeggio, il traffico di bottiglie e pietanze e il mega-palco allestito addirittura sulla spiaggia… Alcuni fedelissimi (spero pochi) avranno chiuso entrambi gli occhi passando lì davanti, ma a gran parte dei Senigalliesi il sopruso commesso e l'arrogante menefreghismo, non va giù. Il comune ed il suo sindaco, sono colpevoli di omessi controlli, punto. DOPO 5 ANNI, chi amministra la città, non può limitarsi a guardare, per poi attivarsi solo a seguito di un esposto! Pensate un po’ se il consigliere Paradisi non avesse fatto nulla, sarebbe un illecito pensare che anche quest’anno l’avrebbero passata liscia? Che ridere! Ai comuni mortali basta invece una festa in casa e musica un po’ alta, per incorrere nella censura e nei severissimi e celeri controlli riservati dalla nostra amministrazione alle attività commerciali e produttive e ai residenti. L’inganno è stato scoperto, i colpevoli sputtanati. Nessuno potrà impedire che si faccia chiarezza sulla “zona franca del CSOA” e sull’appoggio passivo che l’amministrazione ha dato per agevolarne la nascita: o si torna alla legalità, processando i colpevoli o ci divertiremo a fare anche noi gli stessi giochini… Chissà quali perle di saggezza ci riserverà Mangialardi sull'increscioso episodio...