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E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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Intervista a 3 famiglie: i punti deboli del nostro turismo

Post n°123 pubblicato il 14 Agosto 2009 da kit_1809
 

Turismo, che fare? L’amministrazione, in virtù dei dati in proprio possesso, dichiara l’ennesimo successo della stagione turistica 2009, in barba ai gufi e ai disfattisti che parlavano e parlano ancora di profonda crisi del settore.

 

Un unico e fondamentale dato dovrebbe far riflettere i nostri amministratori: i turisti stranieri sono scomparsi. Prima di analizzare questo fenomeno – che l’amministrazione snobba scientemente – bisognerebbe anche chiedersi come mai il turnover dei nuovi arrivi, in altre parole di chi viene in vacanza qui per la prima volta, è da record negativo. Chi viene per la prima volta a Senigallia (esclusi gli attratti dal Summer Jamboree), nel 90% dei casi, non torna!

 

Potremmo dibattere a lungo sui due fenomeni, ma anziché ascoltare chi di promozione turistica non sa nulla (e ce ne sono molti nella nostra amministrazione), ho condotto una mini intervista ai pochi turisti presenti nello stabilimento balneare che da oltre 10 anni ospita me e la mia famiglia.

 

La famiglia di fronte al mio ombrellone vive a Bologna. Lui 46. Lei 45. Parlo con lei perché il marito gioca a pingpong con il figlio. Impiegata, 2 figli: uno di 6, l’altro di 5 anni. Discutiamo della crisi economica, poi affrontiamo l’argomento turismo. E’ la prima volta che viene a Senigallia, su consiglio dei suoi suoceri, che vengono da noi fin da giovani. Per la vacanza in un normale 3 stelle (come ce ne sono tanti sul lungomare…), spende 260€ il giorno pensione completa: ovvero, 75€ il giorno lei e il marito e 55€ i bimbi. Quando le chiedo come sta andando la vacanza, mi risponde bene, ma precisa anche che il prossimo anno se ne tornerà a Marina di Ravenna, dove era andata per 6 anni. Sostiene che le strutture romagnole hanno molti più servizi – dai giochi per i bambini, a spazi per il relax degli adulti, bici gratis con seggiolino per i più piccoli, etc. – a costi più contenuti. Oltretutto, aggiunge, spesso fa la doccia fredda, a causa del sottodimensionamento (questo lo immagino io) dell’impianto dell’acqua calda, che non riesce a smaltire le richieste dei clienti nell’ora di punta. Le bici ci sono, ma sembrano quelle che gentilmente usano i titolari dell’albergo e sono peraltro senza seggiolino.

 

La coppia che ho di fianco invece, viene da Bergamo. Lei è una bella gnocca e anche lui se la cava. Loro spendono un po’ meno, anche se i 65€ mezza pensione sembrano ugualmente tanti per quel “bugigattolo”. Anche loro sono venuti su consiglio di amici e partiranno (pentiti), prima del Jamboree. Dicono che tra noi e Riccione c’è un abisso e non si tratta della spiaggia – che dicono essere uguale, eccetto che per qualche metro di sabbia in meno – ma del contorno e dei servizi di cui sopra.

 

La coppia di Biella invece, viene da noi da moltissimi anni: eredità dei loro genitori. Poi non hanno più cambiato. Hanno oramai molti amici, ma ammettono che prezzi e servizi, non sono all’altezza. Dicono che oramai si sono assuefatti e non vogliono cambiare, ma i loro figli (ora 24 e 30), hanno resistito solo pochi anni ed adesso vanno in Romagna.

 

Riassumendo. Senigallia è cara, gli hotel non sono all’altezza, con strutture ed impianti vecchi ma prezzi alti. Non regge il paragone con la Romagna che ci surclassa in tutto. I nuovi turisti vengono per curiosità o su consiglio di chi invece a Senigallia viene da una vita. Molti di questi non tornano più ed in ogni caso chi prima andava in Romagna, giudica la ricettività Senigalliese ben lontana dagli standard dei piadinari. I turisti non ci sono, penso per gli stessi motivi: quando la Spagna faceva il pieno (come continua a farlo ora), tutti si chiedevano il perché… Il rapporto costo/servizi è diventato fondamentale e Senigallia non è certo Riccione…

 

Per completezza, riporto la risposta della signora bolognese alla mia domanda su chi le avesse consigliato Senigallia: “Beh, sono stati i miei suoceri. Loro oramai sono abituati e non hanno figli al seguito. Una famiglia ha esigenze diverse. Pensi che non hanno nemmeno le bici con i seggiolini per i bimbi. Alle 19,00 facciamo sempre la doccia fredda, perché tutti tirano acqua calda a quell’ora. Allora adesso stiamo in spiaggia più a lungo, così quando torniamo riusciamo a farla calda. Mi spiace, ma il prossimo anno ce ne torniamo a Marina di Ravenna… il paragone non tiene”.

 

Io non faccio il politico, ma le carenze del nostro turismo sono queste e possono in ogni caso essere colmate. Chi è pagato per fare proposte e amministrare… lo faccia!

 

Amen

 
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