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E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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In nome della libertà di stampa

Post n°132 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da kit_1809
 

Ieri a Roma è andata in scena l’ennesima carnevalata degli ultimi residui puzzolenti della sinistra: la scampagnata organizzata da CGIL (aevoglia a sostenere il contrario!), con il patrocinio di Fsni (ovvero il sindacato dei giornalisti che vorrebbe passare sotto il controllo CGIL) ha raccolto 60mila adesioni. Non sono poche, per carità, ma con la bella giornata che c’era, l’occasione per sfoderare qualche striscione contro il Berlusca e la possibilità di fare entrambe le cose a spese dei contribuenti, ci sembra un’adesione abbastanza modesta. Per detrattori del Berlusca però, orfani politici del mai nato PD, ogni occasione è buona per sbraitare, gridare al colpo di Stato e fare merenda a sbafo. 

A scatenare l’ennesimo girotondo per giustificare la gita di CGIL, Anpi, i giornalisti di RAI3, Emergency, i giovani del PD e i soliti eroinomani di passaggio, è stata la decisione del premier di presentare due querele (di cui i magistrati certo non s’occuperanno) contro Repubblica e l’Unità. Negli ultimi 10 anni (tanto per citare l’editoriale di Minzolini che ha fatto infuriare proprio coloro che si battono per la libertà di stampa…), il 68% delle querele presentate contro i giornali, sono da attribuirsi ad esponenti di sinistra: ne sono invece bastate 2 di Berlusconi, per far gridare al rischio di censura e alla fine della libertà… 

La realtà, ben conosciuta da almeno il 60% degli Italiani, è invece ben diversa: la sinistra intende instaurare un regime mediatico (e qualcosa gli sta riuscendo), per colmare il vuoto politico lasciato dalla sinistra. Se dalla RAI si alza una voce discordante dal coro (quello bolscevico), si grida allo scandalo, mentre è sacrosanto ed accettabile il comportamento di intellettuali come il compagno Santoro, che da anni usano la tv di stato per i propri processi personali contro Berlusconi o qualche suo collega. L’intellighenzia leninista Italiana – fatta di artisti, pseudo-giornalisti e ciarlatane in calzamaglia – pur nel periodo in cui a governare era un loro compagno – si sono sempre occupati delle faccende del premier, anziché pensare alle metastasi interne che stanno portando a rapida morte il PD. 

L’occasione propizia si è presentata ora: con la scusa delle querele, l’informazione bolscevica, non paga delle schifezze prodotte nell’ultimo periodo, sta cercando un apparentamento con la CGIL, per dare il via ad una nuova stagione di idiozie e gossip, che sperano possano disarcionare Berlusconi e riportare il paese ad elezioni. 

Basta accendere la tv, o leggere il 70% dei quotidiani nazionali, per capire che in Italia più il pericolo non riguarda la libertà di stampa, bensì la decenza, i contenuti e la civiltà: valori assai sconosciuti a personaggi del calibro di Santoro, Ezio Mauro e Travaglio. 

Il progetto di creare un vero e proprio network informativo in mano alla CGIL, è un vecchio pallino di Epifani, che nella sua carriera sindacale, si è spesso occupato di carta stampata… Peccato per lui che gente come Feltri, sia invece viva e vegeta e pronta a smascherare i soliti tentativi di una sinistra che non ha ancora smesso di fare i conti col proprio passato.  

Mentre vi scrivo, carri armati con su l’effige del cavaliere, avanzano su Roma per prendere possesso della redazione di Repubblica e l’Unità. Uomini! Donne! Gente di buona volontà! Armatevi ed unitevi ai gruppi spontanei resistenti che si vanno formando, a difesa della democrazia Italiana…

 
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Commenti al Post:
southcross0
southcross0 il 04/10/09 alle 21:25 via WEB
Nessuno commenta...è proprio vero che senza di lui, finirebbe anche l'agonia dei salvatori dell'umanità..:-)
(Rispondi)
kit_1809
kit_1809 il 05/10/09 alle 17:37 via WEB
Infatti credo che tramontato il Berlusca, la sinistra finirà di esistere: di fatto sopravvivono solo per lui...
(Rispondi)
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