Creato da kit_1809 il 28/08/2006
E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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Game over

Post n°155 pubblicato il 13 Novembre 2011 da kit_1809
 

Premessa. Molti sono contenti per la caduta di Berlusconi, sottoscritto incluso. La scarsa azione politica dell'ultimo anno, causata dai ricatti della Lega, la mancanza di coraggio e l'ottima regia di certi media, che hanno manovrato per aggravare le apparenze, hanno decretato la fine del governo e la fine di Berlusconi. Le colpe di Berlusconi? Principalmente quella di aver ascoltato poco alcuni buoni consigli pervenuti dai suoi (diciamo che la schiera degli YES men era ampia, ma alcuni illuminati c'erano anche nel PDL). Quella di non aver considerato un allargamento della maggioranza escludendo la Lega, visto che di recente, più che una risorsa era diventata una palla al piede, proponendo quelle soluzioni lacrime e sangue di cui purtroppo il paese ha bisogno. Quella di non aver abbassato i toni dello scontro con la magistratura. Quella di aver messo in piazza la propria vita privata, ignorando che non si può sempre fare affidamento sulla pazienza delle autorità e dei colleghi. Quella infine, di essersi per la prima volta comportato come tutti i politici, con un occhio alle elezioni del 2013 e con l'altro alla magistratura.

Idioti. L'era Berlusconi è terminata, ma le scene di giubilo e di idiozia viste in queste ore, testimoniano come la sinistra che si propone forza di governo, sia ancora arroccata su vecchie ideologie, lontane anni luce dalle reali necessità del popolo. Il tipico comportamento da tifoso di calcio, nonostante si parli di cosa pubblica, dimostra tutta l'ignoranza e l'anacronismo dell'elettore medio di sinistra. Finché parla il popolo (che rassomiglia ad un gregge di pecore), tanto basta, ma quando a commettere gli stessi errori dei sono i politici, non c'è da stare molto allegri. Bersani prima e Di Pietro poi, hanno ritenuto opportuno festeggiare di fronte ad una platea di tifosi, la caduta di Berlusconi. La desolante scena delle opposizioni, rinsavite solo dalla caduta del governo, non deve trarre in inganno: la sinistra non è pronta a governare e non ha ricette alternative e migliori a quelle di Berlusconi. Riportare in carreggiata il paese, significa tagliare gli sprechi nel pubblico impiego (300.000 esuberi?), nelle varie caste politiche e sindacali che succhiano denari al paese e soprattutto combattere sommerso e corruzione. Berlusconi non ha avuto né la forza, né il coraggio ma gli altri, sapranno far meglio?

La destra. Ora tutti si interrogano sul futuro della destra e su cosa succederà. Il mio pensiero è che questo paese, nonostante quello che spera e che pensa la sinistra, non ama i chiacchieroni e i fanfaroni. Per questo motivo è andato a casa il governo e per questo motivo la sinistra non è considerata idonea per la guida del paese. Ciò in cui Berlusconi ha peccato è proprio la presunzione di poter fare tutto da solo e il non aver mantenuto quanto promesso. La Lega – a cui molti incluso il sottoscritto si sono rivolti dopo le stupidaggini di Fini – ha tradito se stessa e gli elettori: non si capisce più infatti quali siano i reali obiettivi di questo partito letteralmente allo sbando. Se riformare le pensioni è stato uno dei punti che ha determinato la rottura col PDL, bisogna anche ammettere che l'alternativa non è stata mai proposta. Pensioni no... ma dove prendiamo i soldi?

Futuro. Il centro-destra rivincerà le prossime elezioni con un candidato scelto dal popolo, contro una sinistra poco concreta e anacronistica. I libri e i tanti vuoti discorsi fatti da Vendola e non meno da Bersani, certificano i limiti ideologici dei politici di professione che scelgono la bandiera rossa come spirito guida. La sinistra vive di contrapposizioni e non di proposte. Andate su youtube e ascoltate il verbo del nuovo messia che preferisce “le banane” alle mele e vi renderete conto di come su mille parole, novecentonovantanove sia gettare al vento e prive di ogni logica pratica.

Monti o elezioni? L'amico delle banche e dei poteri forti, stavolta ha fatto breccia anche a sinistra. Vendola ha solo fatto la sua solita recita da bravo comunista, ma in pratica è d'accordo per il voto subito, solo perché avrebbe vita facile nell'erosione di consenso a danni del PD. Stessa cosa per Di Pietro, che, stando così le cose, potrebbe addirittura contare su un'interessante parte dell'elettorato di centro-destra. Se Monti sia o meno in grado di fare quello che c'è da fare e non quello che dice Bruxelles, abbiamo buone speranze, altrimenti via tutti! Il paese ce la farà da solo...

 
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