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E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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Il CSOA ha vinto! L'amministrazione al guinzaglio...

Post n°124 pubblicato il 15 Agosto 2009 da kit_1809
 

Senigallia si arrende. Simultaneamente alla partenza elettrizzante del Summer Jamboree, si consumava ieri sera qualche chilometro più giù, la vittoria degli illegali sui legali, dei disonesti sugli onesti, degli incivili sui civili. I nuovi kapò rossi, al servizio del comunismo ideologico più bieco, sono riusciti nel loro intento: fare il cazzo che gli pare, infrangendo quante più leggi possibili, senza ricevere alcuna sanzione. 

Già dalle 19, su una parte di spiaggia del lungomare Marconi, di fronte all’oramai nota Ex Colonia Enel, gli irregolari del CSOA mostravano i muscoli all’amministrazione e alla cittadinanza, allestendo un mega palco con tanto di service per l’amplificazione, in occasione del concerto che si sarebbe tenuto di lì a poco. Oltre la beffa dell’occupazione dello stabile (oramai storia nefasta per l’Angeloni e per Senigallia), del campeggio abusivo, della somministrazione illegale di cibo e bevande (e aggiungerei droghe), i nuovi comunisti de noantri, rinvigoriti dal silenzio dei nostri amministratori, hanno completato con la musica all’aperto il loro percorso illegale e abusivo. I passanti assistono incuriositi all’ennesima presa per il culo, senza peraltro capir bene cosa stia succedendo; alcuni senigalliesi (pochi!), pedalano e scuotono la testa; per altri (forse qualche genitore o qualche elettore PD) è una festa e salutano i preparativi con sorrisi e cenni d’approvazione. 

I vigili sono impegnati (come non mai) in centro a far rispettare i divieti ai bikers e mettere ordine. Ce ne sono abbastanza e per la prima volta la loro presenza è utile: vigileranno sul traffico, sulla marea di gente che ondeggia per i vicoli e le piazze e magari – come spesso succede – multeranno qualche negoziante perché ha affisso qualche manifesto pubblicitario sulla propria vetrina, senza l’apposito permesso.

Sapete che per le affissioni di materiale pubblicitario nelle vetrine, esiste un regolamento particolare, che obbliga il negoziante al pagamento di una tassa supplementare? Vale a dire: se voi fate stampare 100 manifesti e ne fate affiggere 98, per piazzarne un paio nella vostra vetrina dovete chiedere un particolare permesso e pagare una tassa diversa da quella solita dell’affissione. Oppure sapete che nelle attività commerciali, se ascoltate la radio (anche a volume basso) o mettete qualche CD, arriva poi l’omino della SIAE che vi chiede dei soldi? V’immaginate che danno ai diritti d’autore che fa uno che vende mutande, o meglio ancora casse da morto, se ascolta un po’ di musica in negozio? Immaginate poi cosa potrebbe succedervi se vi mettete in testa di somministrare bevande o addirittura alcolici senza le previste licenze… 

Ebbene, questa miriade di leggi e leggine comunali che vessano i commercianti, i titolari di esercizi pubblici e tutti coloro intendono fare qualcosa durante il periodo estivo (che siano privati oppure ad esempio bagnini) non valgono per i figli di papà del CSOA, o meglio: nessun omino SIAE, nessun vigile, nessun carabiniere dei NAS e nessun libero cittadino, ha voglia di andarsi ad impicciare di quello che fanno questi qua, perché oltre alle possibili rappresaglie (magari anche fisiche) dei capelloni, potrebbero anche inimicarsi le ire della giunta, che se da un lato esecra i comportamenti degli stessi, dall’altro fa finta di non vedere ed evita lo scontro con il gruppo nichilista. 

Occupazioni, proclami, auto-regolamentazioni, minacce all’amministrazione, minacce ai non allineati, violazioni di legge a ripetizione, prepotenze: questi sono i caratteri distintivi delle iniziative del CSOA, sempre silenziosamente avallate dalla vigliacca amministrazione, che nelle nuove vesti di Robin Hood da Senigallia (l’altro veniva da Nottingham), ruba ai commercianti, ai contribuenti e agli imprenditori, per dare agli irregolari e ricchi figli di papà del CSOA (ogni entrata mancata è sempre e comunque un danno per tutti!). Avete già ascoltato magari la famosa frase di qualche amministratore: “Tanto se nessuno li denuncia non possiamo fare nulla”. Peccato che le cose non stiano proprio così e non coincidano con quanto succede ai commercianti se non rigano diritto: se lasciano incautamente un manifesto appeso in vetrina, senza il sigillo comunale, arriva in un baleno il vigile o il messo che batte cassa per conto della Luana. 

La legge cari miei, non è uguale per tutti… specialmente a Senigallia. Chissà se gli organizzatori del Jamboree avrebbero potuto permettersi il lusso di saltare qualche permesso o non pagare la SIAE. Fossi in loro, il prossimo anno, farei tutto al risparmio come fanno “quei bravi ragazzi” del CSOA.

 

Il comportamento del CSOA, con il complice silenzio dell’amministrazione è intollerabile: è giunto il momento di intervenire… Ci stiamo organizzando!

 

 
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