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E pensare che dormivano in convento (La Casta)

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Post n°137 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da kit_1809
 

MILANO - Con una delibera che ne sottolinea «indipendenza, imparzialità ed equilibrio», il plenum del Csm ha dato una promozione a Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale civile di Milano che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori.

LA PROMOZIONE - Il plenum di Palazzo dei Marescialli ha riconosciuto a Mesiano il massimo grado raggiungibile da un magistrato nella sua carriera, sancendo il superamento da parte sua della settima valutazione di professionalità. Un provvedimento motivato da «indipendenza, imparzialità ed equilibrio» e anche da «capacità, laboriosità, diligenza e impegno dimostrati» da Mesiano nell'esercizio delle sue funzioni. La promozione è passata all'unanimità e senza nessuna discussione ed era inserita in un ordine del giorno speciale. Il provvedimento è retroattivo, visto che il riconoscimento decorre dal 13 maggio del 2008 e comporterà per il magistrato un aumento di stipendio oltre alla possibilità di concorrere per incarichi che sinora gli erano preclusi. Martedì prossimo la Prima Commissione aprirà una pratica a tutela di Mesiano, dopo gli attacchi ricevuti per la sentenza sul Lodo Mondadori.

CASSON E TENAGLIA - Il plenum del Csm ha deliberato, oltre a quella di Mesiano, la settima valutazione di professionalità per Felice Casson, il magistrato oggi fuori ruolo perché eletto senatore per il Pd. Il consigliere laico del centrodestra Gianfranco Anedda si è opposto all'approvazione della pratica, chiedendone il rinvio in Commissione. Respinta la sua istanza, ha abbandonato l'aula Bachelet e non ha partecipato al voto. Il Csm ha inoltre conferito la quinta valutazione di professionalità a Lanfranco Tenaglia, altro magistrato fuori ruolo, responsabile Giustizia del Partito Democratico.

 
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