Creato da kit_1809 il 28/08/2006
E pensare che dormivano in convento (La Casta)

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

giudimodERMESBUSfabio.guerra56simone.paolasinigiuseppebimbisergioborgo.09mobile00buonannobiagiopan3000tholasudolza1979studiomaracciaffilalamacinofilamiciferro_3cosimo.es
 

Ultimi commenti

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« COMANDI!IL GRUPPO SU FB PRO-COMP... »

SENIGALLIA COME PRATO IN UN PAIO D'ANNI, SE NON SI CAMBIA...

Post n°107 pubblicato il 21 Giugno 2009 da kit_1809
 

Che l’Angeloni fosse un lontano ricordo, lo sapeva pure lei, ma che Mangialardi, nonostante la claque continua da parte dei suoi “pappagalli a carica”, non fosse sicuro della propria candidatura, è la vera novità della scorsa settimana. 

Mentre c’è chi si appiglia al privilegio di legge che consente di tappezzare la città con manifesti abusivi (questo ci ha spiegato Foxinì) – vedi CSOA e PD – e chi si accapiglia per decidere se edificare una mulattiera tra le case, sostenendo che risolva il problema del traffico, vogliamo tornare ancora una volta sul fenomeno “immigrazione”, dato che quando scriviamo certi post, sembra non fregare un cazzo a nessuno… 

Senigallia non è una città manifatturiera: i ragazzi che affollano il lungomare il sabato sera, indossando polo Ralph Lauren e scarpe firmate, o lavorano fuori o sono disoccupati. La zona industriale è in sostanza inesistente e l’amministrazione non ha mai avuto a cuore le richieste dei pochi industriali presenti: la produzione a Senigallia è vista come una rottura di coglioni e l’alto tasso di disoccupazione, non fa che confermare tale affermazione. 

45.000 abitanti, scarsità d’industrie e un turismo spontaneo appena appena gestito, sembrerebbero gli elementi per identificare il prototipo di città tranquilla. Tutt’altro! La città non produce posti di lavoro e non ha una politica di sviluppo apprezzabile, ma evidenzia platealmente – nonostante l’attività di disinformazione dell’amministrazione – grandi problemi di sicurezza: il bollettino degli scippi e dei regolamenti di conti tra immigrati è sempre affollato di notizie inquietanti, spesso giornalmente. 

Le rassicurazioni e la “caccia alle streghe” avviata dall’Angeloni, contro i suoi detrattori, non serve a mitigare i fenomeni oramai quotidiani, di una crescente pericolosità, dovuta a diversi fattori. Dove non ci sono posti di lavoro, non dovrebbero esserci immigrati ed invece Senigallia ne è piena e una buona percentuale di loro è irregolare – come testimoniano i controlli effettuati dalle forze di polizia. 

Tutta la merda che i buonisti e le associazioni vicine ai PassDaran, stanno alzando in aria, inneggiando allo spirito di accoglienza e tolleranza, cadrà ben presto a terra, quale ultimo atto di una politica approssimativa e perbenista, che oramai non piace più a nessuno. Senigallia non produce posti di lavoro nemmeno per i senigalliesi: figuriamoci se ne può produrre per immigrati… 

La sinistra Italiana, ha da sempre adottato degli escamotage per colmare il vuoto d’idee che patologicamente l’affligge dalla fine della seconda guerra: persa la possibilità di governare l’Italia con l’aiuto di Mosca, essa ha tramato e ordito alle spalle della società civile, oscure trame demagogiche, oggi scoperte e smascherate. Far credere ad esempio che chi non vuole immigrati clandestini, sia razzista, è una tra i tanti leitmotiv che ci ha accompagnato per anni, quando assistevamo inermi all’arrivo di clandestini sulle coste siciliane, pensando a quanti di quei disgraziati avremmo poi trovato per strada nelle nostre città. 

Senigallia, nonostante non abbia bisogno di immigrati, ne è piena! La scusa della manodopera non regge: le grandi aziende agricole se la passano male, le industrie non ci sono e di bagnini di colore, nemmeno l’ombra! L’unica cosa evidente è che le spiagge e i vicoli, sono piene di immigrati che vendono qualcosa. La provinciale pullula di cingalesi e via Carducci è oramai un’enclave africana, dove avventurarsi a certe ore, non è più raccomandabile. Ma nessuno si è mai posto alcune domande, perché, vedete, a Senigallia, farsele, è da razzisti… 

Dove lavora questa gente? Come pagano gli affitti? Quanti irregolari abbiamo in città? 

Prato è la città Italiana col più alto tasso di immigrazione: almeno 13.000 cinesi, ai quali vanno aggiunti 10.000 irregolari. Le insegne per strada sono bilingue e perfino i kebab sono stati “mandarinizzati”. Questa gente non si sa come tiri avanti, vista la grande crisi che ha colpito il tessile, ma sono loro gli unici a pagare in contanti qualunque cifra, impossibile per i commercianti locali. La colpevole amministrazione comunista, diede inizio 10 anni fa a questa politica di facilitazione immigratoria e anche Senigallia è sulla buona strada. 

La nostra città è vista dall’immigrato clandestino, un po’ come i cinesi videro Prato, dove, grazie alla compiacenza dell’amministrazione, invasero la città con i loro “suk mandarini”, iniziando a smerciare merce contraffatta e stoffe gratis, alla faccia dei commercianti locali, che oramai hanno quasi tutti chiuso. 

Se non c’è lavoro per i senigalliesi, come mai il numero degli immigrati aumenta e con esso, il numero degli episodi criminosi che li riguardano? 

A questa domanda c’è una risposta, ma non è sicuramente quella che ingenuamente sentite dal PD, dai suoi esponenti e dalle associazioni – inclusa la diocesi – che cercano di frenare l’ascendente richiesta di legalità. 

La verità è che Senigallia non ha bisogno di clandestini, né tanto meno di politici che li proteggono. Fanno bene le forze dell’ordine, sollecitate dal governo, a pattugliare alcune zone e verificare che anche i regolari abbiano qualcosa da fare. Dopo i recenti arresti, è ben chiaro che tra gli irregolari, spesso affiliati alla malavita organizzata, si nascondono pericolosi terroristi, che prediligono città tranquille, dove non ci sono sufficienti controlli e dove l’amministrazione scende in piazza per sostenere i centri sociali contro 2 naziskin e non per sostenere i cittadini, a favore della loro sicurezza. 

Di frasi mielose sono pieni blog e giornali, ma intanto la cittadinanza ha paura e le cronache si riempiono di episodi di violenza. L’abitudine locale è “fare i finocchi con culo degli altri”, proprio come successo con la complanare. Poi però, quando ti ci trovi in mezzo, allora cambi idea! La legge e la fermezza contro questi fenomeni – come ha dimostrato la Lega – serve proprio ad evitare che i cittadini abbiano la malsana idea di farsi giustizia da soli e gli immigrati abbiano paura di essere discriminati: la legge è uguale per tutti! – Italiani e non – e chi la rispetta, non ha nulla da temere. Al nord molti immigrati hanno aderito alla Lega: pensate li abbiano obbligati?! Forse i comunisti emiliani lo sono – e nemmeno più di tanto ora… 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Annibale il 25/06/09 alle 00:06 via WEB
Ci sono delle sostanze che consiglierei all'autore del post! Davvero nessuna mente mediamente equilibrata, mediamente di destra e mediamente di sinistra, mediamente intelligente e mediamente cerebrolesa può partorire un post del genere senza essere in preda ad un cocktail di farmaci e stupefacenti che di solito viene somministrato ai cavalli prima di una corsa truccata! Ora...in tempi di libera stampa in libero stato anche i sinistrati hanno diritto d'asilo ma appena aboliscono la legge Basaglia...nasconditi!!!!
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963