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Gravina


Arrivava l'autunno a Gravina. Libero emigrava come tutti gli altri sui concittadini in etą lavorativa. La cittadina si vuotava e per le strade la sera regnava un tetro silenzio. Faceva paura la cittą fantasma fatta di vedove dell'emigrazione, vecchi, bambini e negli ultimi anni, di extra-comunitarie badanti, colf e mignotte... No, non era una cittą per giovani.