Life in technicolor

Un nodo allo stomaco...


Un nodo allo stomaco con cui convivo ormai da settimane... e questa strana sensazione di assurda felicità e di tristezza disarmante, nata da una situazione assolutamente non cercata, ma capitata tra capo e collo e da cui non so e forse non voglio uscire... Stasera mi sento veramente stanco e senza forze, penso a lei e al dialogo di stanotte. Sono arrivato ad odiare il telefono, unico mezzo o quasi dei nostri infiniti colloqui.Probabilmente chi legge non ci starà capendo un bel nulla, non avendo io spiegato i termini della faccenda... da diversi giorni ormai volevo confidare a questo blog di questa strana situazione, forse anche per liberarmi un pò da questo peso che porto dentro e che non posso raccontare a nessuno...Cominciamo dall'inizio allora... Da persona single al momento, e assolutamente convinta della classica frase: "il mare è pieno di pesci", rifuggo da sempre di avvicinarmi a ragazze impegnate o con situazioni sentimentali in sospeso, questo per evitare di complicare situazioni affettive che già di loro, per quel che mi riguarda, non sono mai semplici e lineari... mi è capitato, invece, di conoscere una ragazza impegnata, che per varie casualità della vita ho conosciuto meglio e che ha attirato la mia attenzione, non solo per il suo aspetto esteriore, ma anche per le sue grandissime qualità umane... per assurdo mi sono accorto che anche lei provava interesse per me, fino a che non ci siamo parlati con franchezza e ci siamo raccontati i sentimenti che ciascuno provava per l'altro. Io mi sono espresso in maniera chiara e diretta, lei ha avuto necessità di tempo per arrivare a dirmi, stanotte, durante un'interminabile chiamata, che prova attrazione per me, e per questo non vuole che si verifichi il fatto di rimanere da soli, perchè teme la situazione sfuggirebbe di mano a entrambi...Ma lei sta bene con il suo attuale compagno (almeno così mi ripete) e la possibilità che si possa pensare ad un futuro insieme resta per me un sogno irrealizzabile e irraggiungibile... è stata lei stessa a dirmelo. In mezzo c'è un mese e mezzo di chiamate, sms, saluti fugaci, nottate trascorse al telefono a parlare di qualsiasi cosa, pur di sentire l'altro... ed io che ormai non so più che fare, costretto a combattere con un sentimento che non sentivo così forte per una persona da tanti anni, che non voglio reprimere, ma che non posso esprimere in maniera aperta, nè concretizzare come vorrei... ecco perchè stasera mi sento davvero svuotato e impotente di fronte ad una situazione sfuggita di mano e da cui non vedo via d'uscita, se non quella di troncare qualunque tipo di contatto, con la sofferenza che ne deriverebbe per entrambi... soluzione a cui al momento non riesco davvero a pensare...