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GENESI E “WEBSOCIALIZZAZIONE” DI UNA BUFALA COMPLOTTARDA

Post n°738 pubblicato il 22 Aprile 2012 da kiwai
 


Sottotitolo:
PERCHE' VOGLIONO IMPORCI LA MONETA ELETTRONICA ?

 

Leggo da salvatoretamburro.blogspot.it:

“Tutti i Governi degli ultimi anni, da Prodi a Berlusconi fino a Monti, hanno sempre proposto la graduale scomparsa del denaro contante (con costi aggiuntivi per chi preleva o versa liquidità sul conto), sostituito dalla moneta elettronica: pagamenti con carte di credito, bonifici, assegni, tutto tranne il denaro contante.“

 

Se è certamente vero che la soglia dei pagamenti cash è scesa progressivamente dai 12.500€ a 5.000€ e, successivamente, a 2.500€ fino all’attuale soglia di 1.000 euro …  non risponde a verità che “tutti” i governi abbiano perseguito questa strada … anzi Berlusconi bloccò il provvedimento di Prodi che voleva portare il contante a 500 € .. ma non è questo il punto …  continuiamo a leggere …

 

Adesso il governo tecnico di Monti (N.B.: eletto dalle banche, ma non eletto democraticamente da alcun cittadino) ha imposto la nuova soglia ai pagamenti in contanti di 1000€.

Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: "Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l'uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica".

Perchè tutto questo?

Il governo afferma che si tratti di una soluzione utile alla lotta dell'evasione fiscale … FALSO per la seguente ragione: il grosso dell'evasione fiscale (cosiddetti 40 miliardi di sommerso di cui parla l'A.B.I.) non riguarda le piccole-medie imprese   bensì le grandi corporations, proprio quelle S.p.A. che nascondono al fisco milioni e milioni di euro, attraverso transazioni segrete in qualche conto bancario o hedge fund con sede nei paradisi fiscali. Il vero evasore non è il fruttivendolo sotto casa, ma … i manager delle multinazionali e gli speculatori finanziari …  

 

Beh, certo non ha tutti i torti … ma, come sempre, da una quasi verità, il passo alla BUFALA è breve:

Le vere ragioni insite in questa proposta sulla moneta elettronica sono due:

1) stampare denaro per le banche COSTA: la sua gestione (stampa, trasporto, distribuzione) in Europa costa 50 miliardi di euro l'anno ...se si eliminasse il denaro cartaceo le banche eliminerebbero il  costo necessario a produrle…

2) controllare la vita dei consumatori, capire i loro gusti, le loro scelte, attraverso la registrazione di tutti i loro acquisti. … un bel vantaggio per le società che fanno ricerca di marketing e i "consigli per gli acquisti" realizzati su misura delle loro prede.

 

Anche questo ha un fondamento di verità … ma adesso c’è il salto logico:

Nel momento in cui il sig.Rossi perderà il lavoro, non potrà rifinanziare la sua carta di credito e di conseguenza non potrà effettuare gli acquisti necessari per la sua vita …

Quali alternative avrà il sig.Rossi? Chiedere magari un prestito a banchefinanziarie, fino ad ipotecare i suoi beni reali, unicamente per poter sopravvivere?

La moneta elettronica, non sarà altro che l'ennessima vittoria dell'oligarchia bancaria sui cittadini.

 

Domanda: perché, se sopravvivessero le banconote, il sig. Rossi non sarebbe “al verde” lo stesso???

Ma il top è nell’immagine che accompagna il post, questa:

 

 

Tutto chiaro adesso?

Ma certo dietro le banche non ci sono avidi speculatori e sudici capitalisti (anche “etici”)

 … C’E’ LA MASSONERIA !!!

W il Che! W i no-global!! HASTA LA VISTA SIEMPRE !!! Revolution … Revolution …

 

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini.

 
 

 
 
 

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