c'è tutto un mondo..

OMELIE


 Quelli che stiamo vivendo oggi, secondo l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, sono «giorni strani… anzi paradossali». Nella sua omelia per la domenica delle Palme in Duomo, il cardinale in poche battute, ha tracciato un quadro dei «paradossi» attuali della nostra società:« Perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente? ». « Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni?». « Perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà? ». Domande legittime, certo … ma ce ne sarebbero molte altre … e sua eminenza non si chiede: perché l’Italia non venderà armi ai libici anti-Gheddafi, mentre Usa, Francia e Inghilterra lo fanno? perché chi si schiera con Hamas è un pacifista e chi muore per portare viveri e assistenza medica agli afgani è un guerrafondaio? perché un ex magistrato può invocare il legittimo impedimento e un capo di governo no? perché è più grave scoparsi una troia, che organizzare un racket di appalti nella sanità? e infine perché il Vaticano invece di fare “finanza” con lo IOR, non “condivide” un po’ di benessere con i “migranti”? .. forse non sono fatti “strani e paradossali”? Perché queste indignate omelie non si sono sentite, per le bombe su Belgrado, per gli attentati in Israele, per le digressioni sessuali dei Marrazzo e dei Sircana, per i mille paradossi della sinistra nostrana?   Ma certo non sono un buon cattolico … le avrò perse!