c'è tutto un mondo..

SE IL GRULLO NON FOSSE UN CIALTRONE


  L’ultima “parola d’ordine”del Grullo genovese, in questa campagna elettorale pietosa, regalata dal tempismo “peloso” dei Parrucconi milanesi, è stata:“FERMIAMO L’EXPO !” Naturalmente le squadracce “ingrillate” hanno subito aderito alla chiamata, agitando freneticamente manette e cappi .. qualcuno ha già “postato” sul web il “manuale per costruire una forca” .. il puzzo  dei “miasmi indignati” si sparso per la penisola con la velocità di una perturbazione primaverile .-  Renzie si è affannato a spiegarci che l’Expo “è una vetrina importante” … che vale qualche miliarduccio in termini di “presenze” (comprese quelle del compagno Greganti in Senato) … che, comunque, la macchina è in moto (il 90% degli appalti sono già spartiti – 60% Coop – 30% C.L.) insomma che “l’Expo s’ha da fare!”.-  Nessuno sembra essersi ricordato che “questo” Expo è dedicato all’agroalimentare.-  “Vabbè che c’entra” – direte voi – “ il problema è la corruzione ..” NON PROPRIO Il problema è l’Europa. Il problema è la pietosa rappresentanza italiota nella UE. Il problema è la nostra industria agroalimentare (vale il 15% del Pil e muove ogni anno 245 miliardi di euro) che soffre di politiche europee che alimentano truffe e sofisticazioni. E poiché, si da il caso, che si debba votare PROPRIO per eleggere il Parlamento europeo … anche un guitto forcaiolo come Gritler avrebbe dovuto spendere qualche parola in merito … se non altro su suggerimento di quel genio dell’economia che risponde al nome di Gianroberto Cazzeggio.  Questi Profeti della Nuova Italia non si sono neppure accorti che l’Unione Europea ha permesso di mettere in commercio, formaggio senza latte e vino senza uva, cioccolato senza cacao, miele contaminato da polline biotech, pomodori cinesi con residui chimici .. che ci ha fatto scomparire dalla tavola vongole, telline, cannolicchi (con la normativa sulla pesca) e proibito la pajata e l’ossobuco (con la scusa della mucca pazza), mentre ci fa importare carne di animali clonati da Canada, Argentina, Brasile, Stati Uniti senza alcuna indicazione in etichetta.  L’Europa, quella della Merkel, di Barroso, di Van Rompuy … ha favorito “un appiattimento verso il basso delle normative per dare spazio a quei Paesi che non possono contare su una vera agricoltura e puntano su trucchi, espedienti e artifici della trasformazione industriale per poter essere presenti sul mercato del cibo” ... ecco allora che in Europa si producono e si importano:  IL VINO IN POLVEREpseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua (venti milioni di bottiglie all'anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo). Mentre ai paesi del Nord Europa è permesso di aumentare la gradazione del vino attraverso l'aggiunta di zucchero ... un volgare 'trucco di cantina' che è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia. LA CARNE ANNACQUATAPer alcune categorie di carni lavorate è consentita la possibilità di non indicare l'aggiunta d'acqua fino al 5%. Ma per wurstel e mortadella tale indicazione può essere addirittura elusa, anche se il contenuto di acqua supera tale percentuale (normativa comunitaria Reg. 1169/2011).  I FORMAGGI SENZA LATTEL'Unione Europea consente che possa essere incorporata anche polvere di caseina e caseinati nei formaggi fusi, al posto del latte. Una mozzarella su quattro in vendita in Italia è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall'estero senza alcuna indicazione perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta.   I 'SIMILGRANA'Nell'Unione Europea sono in vendita imitazioni low cost importate dall'estero del Parmigiano reggiano e del Grana Padano senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori. Le importazioni dei cosiddetti 'similgrana' in Italia sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili. "MOZZARELLA-RICOTTA KIT"Prodotti in Europa, Stati Uniti ed Australia sono stati messi in vendita i kit, miracolosi miscugli di pillole e polveri, per falsificare i più famosi formaggi italiani, dal Parmigiano Reggiano al Pecorino Romano, dalla Mozzarella alla Ricotta.  OLIO ANONIMOL’olio extravergine d’oliva è uno dei fiori all’occhiello dell'agroalimentare Made in Italy (secondo produttore in Europa e nel mondo, una produzione di oltre 464 000 tonnellate, due terzi dei quali extravergine, 41 denominazioni DOP e un'IGP) … ma l'Unione Europea, pedestremente attenta alla curvatura dei cetrioli e ad ogni tipo di etichetta, consente la vendita di bottiglie di olio sulla cui etichetta è quasi impossibile leggere le scritte "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" per riconoscere gli oli importati, nonostante sia obbligatorio (Regolamento comunitario N.182 del 6 marzo 2009).La provenienza di questi “oli” ?  Spagna, Grecia, Marocco, Tunisia …  PROSCIUTTI STRANIERIIl 90% dei cosci venduti in Italia provengono da animali provenienti da Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che questo venga indicato in etichetta.Una mancanza di trasparenza che sta provocando la scomparsa dell'allevamento italiano dove si contano 615mila maiali in meno nel 2013 ... in compenso crescono i grillini! Le elezioni europee e l’Expo potrebbero essere la giusta sede per rispondere a queste nefandezze che “ci costano” ben più di Greganti & co ... ma il Grullo guarda il dito .. e ignora la luna!