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Post n°3 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da k1041973
Le origini del giocattolo in Africa sono lontanissime, a conservarne traccia è la memoria. La tradizione orale infatti oltre a tramandare, attraverso le generazioni, miti, leggende, favole, ci restituisce anche numerose storie in cui i protagonisti sono proprio i giochi e i giocattoli. In Africa i bambini costruiscono i propri giochi, perché costruire un giocattolo con le proprie mani, ha il significato di una conquista. L'emozione di potersi divertire con un gioco fatto in casa, supera qualunque altro desiderio. In Africa i bambini non hanno le play station, la barbie, il lego, il computer. In Africa i bambini giocano con ciò che gli offre la natura o riciclando materiale di scarto. Nel riutilizzare e trasformare elementi e oggetti già esistenti, i bambini africani salvaguardano il loro patrimonio ambientale. Provate a pensare ad un oggetto che aveva una determinata funzione, nel momento in cui esso viene riciclato, assume una nuova identità. Quale meraviglia creativa per un bambino! E quale divertimento! E ancora, quale messaggio più positivo può esistere se non quello di unire creatività, divertimento e impegno sociale! Una grande lezione di rispetto per l'ambiente. I bambini africani, nel costruire i loro giochi, sono molto creativi. Utilizzano materiali di ogni tipo, non pongono limiti alle loro fantasia. Utilizzano le gomme bucate delle automobili, lattine, corde, reti da pesca, fibre vegetali, tappi di bottiglia, bastoncini di legno, fili di ferro, sassi, boe d'acqua, conchiglie. In Africa non si butta niente, recuperare i materiali di uso comune fa parte della vita quotidiana di ogni famiglia africana. Valentina Acava Mmaka e Peter Kuria Asamba guideranno i bambini fino alle origini del giocattolo africano tramite bellissime favole e leggende in un percorso educativo che intende sensibilizzare al rispetto per l'ambiente e all'impegno sociale partendo dalla realtà quotidiana di ciascuno. Attraverso la loro consolidata esperienza, i due artisti propongono il gioco come veicolo privilegiato per un percorso di educazione alla mondialità, dove diverse realtà culturali possono incontrarsi e confrontarsi dando vita ad un "luogo" di scambio divertente che stimola creatività e ingegno. |
Post n°2 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da k1041973
Questa è la storia di Luna Piena, Zecca e Lepre, e del messaggio che la Luna mandò agli uomini tanto, tanto tempo fa. Non era certo un messaggio qualunque! Anzi, era un messaggio della massima importanza. Perché, sapete, Luna in realtà non muore mai. Lei ritorna sempre, come vediamo tutte le volte che c'è la luna piena. E Luna voleva che gli uomini sapessero questa verità: «Cosí come io muoio e poi rinasco, anche voi morirete e rinascerete». |
Post n°1 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da k1041973
Tanto tempo fa c'erano pochissimi idioti nel mondo rispetto a oggi. Quando se ne trovava uno da qualche parte, subito era cacciato via dal villaggio. Oggi, invece, bisognerebbe cacciare via la metà del villaggio e ancora ciò non basterebbe. Ma come si spiega che ci sono in giro tanti idioti? Ecco come sono andate le cose... Un giorno tre idioti che erano stati cacciati via da un villaggio per colpa dei loro pettegolezzi, si ritrovarono ad un crocevia e dissero: E proseguirono il loro cammino insieme: dopo un certo tempo, arrivarono davanti a una capanna dalla quale uscì un vecchio uomo che disse loro: Il vecchio si arrabbiò di nuovo: «Perché non hai legato il tuo masso con una delle corde?». Egli rispose: «Non ci ho pensato...». Il terzo idiota montò sulla palma da cocco, mostrò alle noci di cocco il suo bastone e disse: «Tu devi buttare a terra queste noci di cocco, hai capito?» Il vecchio seppe che non avrebbe combinato niente di buono con quei tre scemi. |
Inviato da: esternoluce
il 04/01/2016 alle 19:26
Inviato da: grillofeticchio
il 23/11/2010 alle 02:01
Inviato da: grillofeticchio
il 23/11/2010 alle 01:53
Inviato da: giordyart
il 08/06/2010 alle 15:00
Inviato da: giordyart
il 02/06/2010 alle 01:41